Worship service 17.02.2019

 

PREGA, SEMINA PERCHE’ E’ TEMPO DI RACCOLTA

Past.Evangelista Heros Ingargiola

Giacomo 5.17-18 Elia era un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni, e pregò intensamente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. Pregò di nuovo, e il cielo diede la pioggia, e la terra produsse il suo frutto.

La nostra vita di preghiera porta dei risultati nella nostra vita naturale.

Da questo verso della Parola di Dio impariamo che dopo un tempo di carestia arriva sempre un tempo di abbondanza, non bisogna autocommiserarsi quando si attraversano momenti difficili ma dobbiamo consapevolizzare che Dio ci rialzerà sempre perchè Lui è dalla nostra parte.

Il termine pregò si riferisce ad un’azione ripetuta più volte(colpire il cielo), il profeta Elia lasciò attraverso la sua preghiera un segno indelebile nel cielo infatti quando il servo andò per la settima volta a controllare se nel cielo ci fosse qualcosa, vide una nuvola grande quanto il palmo di una mano.

Dio ci ha dato autorità per cambiare le circostanze negative che stiamo vivendo.

Zaccaria 10.1 Chiedete al SIGNORE la pioggia nella stagione di primavera! Il SIGNORE che produce i lampi darà loro abbondanza di pioggia, a ciascuno erba nel proprio campo.

Il profeta Zaccaria in questo verso sta parlando della pioggia degli ultimi tempi, una pioggia abbondante che scuote il terreno, questa è la pioggia del risveglio della gloria di Dio. Ritornare a pregare è fondamentale se vogliamo vedere i cieli aperti; dobbiamo pregare con la sicurezza che tutto ciò che chiediamo a Dio, in accordo alla Sua volontà, Egli ce lo darà. Deuteronomio 28.12 Il SIGNORE aprirà per te il suo buon tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia al tempo giusto, e per benedire tutta l’opera delle tue mani; tu presterai a molte nazioni e non prenderai nulla in prestito.

Dio è pronto a benedire la nostra vita, ad aprire per noi il Suo buon tesoro che non è soltanto la ricchezza economica ma è il cielo e quando Lui apre il cielo arriva la pioggia della benedizione. Per gli ebrei la siccità è sinonimo di maledizione ma la pioggia rappresenta la benedizione di Dio. Il buon tesoro non è solo il cielo fisicamente ma è il regno dei cieli, quando Dio apre il cielo riversa la rivelazione.

La preghiera è personale, soggettiva infatti quando le circostanze della nostra vita non vanno bene non dobbiamo dare la responsabilità agli altri ma a noi stessi. A volte gli eventi negativi che si possono presentare nella nostra vita sono causati dal nemico ma tante volte è anche a causa della nostra negligenza, razionalità e superficialità riguardo alle cose spirituali.

Dio vuole bendire tutta l’opera delle nostre mani: il lavoro non è la fonte della nostra benedizione economica ma è solo un mezzo perchè la fonte è Dio.

Dio Padre ci vuole benedire al punto tale da potere essere una fonte di benedizione per gli altri. Efesini 1.3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo.

Nel cielo c’è ogni tipo di benedizione, perchè allora non la vediamo materializzata nella nostra vita terrena? Perchè non si prega. Nella preghiera c’è potenza ed è necessario perseverare in essa fino a quando non vediamo le promesse realizzate nella nostra vita. Per afferrare le benedizioni ci sono tre chiavi: la fede, essa deve crescere e si foritica soprattutto nei momenti difficili; la preghiera apre la porta del trono della grazia; l’intimità che permette a Dio di provvedere per noi anche se non chiediamo.

Isaia 55.10-11 Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinché dia seme al seminatore

e pane da mangiare, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata.

Quando riceviamo benedizioni da parte di Dio non dobbiamo trattenerle per noi ma dobbiamo darle anche agli altri e benedire Dio, esaltarlo e ringraziarlo.

Il primo motivo per cui Dio manda la pioggia è per annaffiare. La pioggia rappresenta la Parola di

Dio che deve germogliare in noi e portare quindi una raccolta. A volte accade che seminiamo ma non ci aspettiamo di vedere un raccolta e di conseguenza non raccoglieremo; dobbiamo permettere alla nostra fede di crescere perchè Dio desidera benedirci in maniera abbondante.

La Parola di Dio non torna a vuoto ciò significa che quando arriva una benedizione nella nostra vita dobbiamo dichiararla con la nostra bocca.

Dio, dopo avere annaffiato la nostra vita con la Parola, rilascia i semi della rivelazione. Il seme che Dio mette nel nostro cuore deve portare un’azione ispirata dalla fede per potere seminare nel cuore degli altri e vedere così una grande raccolta. Non dobbiamo tenere per noi le rivelazioni che Dio ci dà ma dobbiamo darle agli altri perchè ciò ci permetterà di vedere i cieli aprirsi.

Giovanni 15.16 Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.

Noi portiamo frutto non per le nostre abilità ma perchè riceviamo da Dio il seme e lo diamo nelle sue mani affinchè Lui lo faccia moltiplicare.

Dio mette in noi una parola specifica ma se prendiamo questa parola e la seminiamo nel cuore degli altri allora Dio ci darà la grazia di ricevere nuove rivelazioni.

La vedova che diede a Gesù quelle poche monete che aveva, venne criticata da tutti gli altri che invece stavano dando del loro superfluo, quelle monete in realtà non erano poche ma erano tutto ciò che lei possedeva ma lei ebbe fede in Gesù.

Il bambino che diede a Gesù quei pochi pani e pochi pesci che aveva, lo fece con fede e Gesù li moltiplicò ciò significa che quel poco che noi possiamo dare a Dio, messo nelle Sue mani, viene moltiplicato. I nostri sforzi umani sono insufficienti e limitati per essere benedetti per questa ragione dobbiamo cercare la benedizione di Dio perchè essa è soprannaturale ed abbondante.

Analizziamo adesso le sette benedizioni che Dio riserva quando noi doniamo:

Luca 6.38 Date, e vi sarà dato; vi sarà versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi».

Queste sono le sette benedizioni che Dio ha preparato per noi ma alcuni si fermano soltanto alla prima cioè “date e vi sarà dato”; Dio vuole andare più in profondità e desidera aprire i cieli affinchè possiamo essere benedetti in modo abbondante. Se vogliamo raccogliere dobbiamo iniziare a seminare. Uno dei fattori che dimostrerà che Gesù sta ritornando sarà l’abbondanza nella Sua chiesa, infatti mentre il mondo sarà nelle tenebre, sulla chiesa invece si eleverà la Gloria di Dio.

Isaia 43.19 Ecco, io faccio una cosa nuova; essa germoglierà; non la riconoscerete voi? Sì, aprirò una strada nel deserto, farò scorrere fiumi nella solitudine.

Dio desidera far piovere nella nostra vita così nel terreno del nostro cuore ci saranno dei germogli e potremo benedire gli altri. Il nostro Dio ci ha tanto amato che ha dato il Suo Unigenito Figlio, la parola “dato” in ebraico significa che ha dato una parte di sè; Dio non ha dato qualcosa che non avesse importanza ma ha dato il meglio che aveva per ciascuno di noi. Impariamo a seminare quel poco che abbiamo, la semina non è soltanto economica ma è per tutte le aeree della nostra vita.

Matteo 25.15 A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno; a ciascuno secondo la sua capacità; e subito partì.

Quando Dio ci dà qualcosa si aspetta un raccolto e quindi che possiamo portare frutto. Dio ci affida dei talenti, delle benedizioni, dei doni affinchè non li teniamo per noi stessi ma li mettiamo a disposizione di chi ci circonda. Non pensiamo di non avere nulla dare perchè il nemico cercherà di fare leva su questo pensiero per non farci sentire abili, capaci e paralizzarci ma in realtà ognuno di noi ha ricevuto almeno un talento ciò significa che possiamo usarlo per potere dare agli altri. Il nemico vuole bloccarci nella semina perchè è a conoscenza che se seminiamo allora raccoglieremo e vivremo nell’abbondanza.

Matteo 7.11 Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il

Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a coloro che gliele chiedono.

Dio non ha favoritismi quindi alcune persone non ricevono solamente perchè non chiedono; dobbiamo chiedere con perseveranza fino a quando non vedremo i cieli aprirsi. Andiamo con fede a Dio perchè Lui desidera risponderci e farci vivere nell’abbondanza. Dio può aprire i cieli perchè lui ha le chiavi per poterlo fare e così aprirà il Suo buon tesoro per noi e vedremo miracoli soprannaturali in ogni area della nostra vita. È tempo di raccolta, è tempo di iniziare a vedere miracoli quindi semina, prega e dai ciò che hai e ciò che sei perchè Dio farà di te una fonte di benedizione per altri.