Worship service 05.04.2020

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HAI UN POSTO IN PIU’ A CASA TUA? 3 parte

Pastore Evangelista Heros Ingargiola

La presenza di Dio vuole dimorare in ogni casa e proprio in questo tempo particolare ogni famiglia deve cercare con ardore la Sua presenza.  Quando Gesù entrò in casa di Zaccheo, l’atmosfera cambiò e ci fu un reale cambiamento non solo in Lui ma in tutta la sua famiglia. La scorsa settimana abbiamo anche analizzato la prima istruzione che Dio vuole dare al suo popolo:  l’aspetto dell’applicazione del sangue dell’agnello nelle porte affinchè l’angelo della morte riconoscesse questo segno e  passasse oltre. E’ fondamentale che ogni casa riconosca il valore del sangue che Gesù ha versato sulla croce affinchè ci sia la Sua protezione nelle nostre case.

La seconda istruzione: togliere il lievito dalle case. Questo è un atto profetico perché Dio ha comandato che doveva essere compiuto in ogni casa di generazione in generazione.

Esodo 12.15-20  Per sette giorni mangerete pani azzimi. Fin dal primo giorno toglierete ogni lievito dalle vostre case; perché, chiunque mangerà pane lievitato, dal primo giorno fino al settimo, sarà tolto via da Israele. 16 Il primo giorno avrete una riunione sacra, e un’altra il settimo giorno. Non si faccia nessun lavoro in quei giorni; si prepari soltanto quello che è necessario a ciascuno per mangiare, e non altro. 17 Osservate dunque la festa degli Azzimi; poiché in quello stesso giorno io avrò fatto uscire le vostre schiere dal paese d’Egitto; osservate dunque quel giorno di età in età, come un’istituzione perenne. 18 Mangiate pani azzimi dalla sera del quattordicesimo giorno del mese, fino alla sera del ventunesimo giorno. 19 Per sette giorni non si trovi lievito nelle vostre case, perché chiunque mangerà qualcosa di lievitato, sarà eliminato dalla comunità d’Israele, sia egli straniero o nativo del paese. 20 Non mangiate nulla di lievitato; dovunque abiterete, mangerete pani azzimi”».

Dio aveva dato un’istruzione a Mosè ed Aronne e gli fece comprendere che da quel momento sarebbe iniziato qualcosa di nuovo in Israele e doveva esserci un cambiamento, un nuovo stile di vita. Israele non doveva soltanto cambiare terra ma doveva cambiare il modo di vivere, doveva piegare il proprio cuore attenendosi alle indicazioni che Dio gli aveva mostrato.

7 passi per la Pasqua:

  • L’agnello pasquale era tipico. L’agnello doveva essere offerto. Cristo è la nostra Pasqua, l’agnello di Dio dato al mondo per l’intera umanità.
  • Doveva essere maschio del primo anno, il primogenito doveva essere offerto quindi la primizia. Cristo è offerto in mezzo ai suoi giorni ma Lui è la primizia tra molti fratelli.
  • Doveva essere senza macchia e senza difetti. Cristo è nato, è cresciuto ed è morto senza difetti, senza avere commesso alcun peccato.
  • Doveva essere messo da parte per quattro giorni. La scrittura ci insegna che Gesù entrò a Gerusalemme il decimo giorno e fu crocifisso il quattordicesimo giorno.
  • Doveva essere ucciso e arrostito attraverso il fuoco lentamente. Gesù ha sofferto ogni giudizio che l’umanità doveva ricevere, Lui ha pagato al posto nostro.
  • Doveva essere ucciso davanti all’intera congregazione. Gesù ha sofferto ed è morto davanti a tutta la congregazione di Israele.
  • Non doveva essere rotto nessun osso. Quando le autorità andarono verso i due ladroni e li trovarono vivi, gli spezzarono le ossa ma il Signore Gesù era già morto e non gli venne rotto nessu osso.

Il sangue che Gesù ha versato ci ha permesso di entrare in qualcosa di nuovo per noi e per le nostre case.

La seconda istruzione è quella di mangiare pane azzimo, cioè senza lievito. Il lievito non doveva essere presente nelle case. Il termine azzimo significa non corrotto, senza corruzione, privo di difetti, privo di lievito di iniquità. Il lievito infatti è figura del peccato, dell’orgoglio, della vanità. In questo tempo se desideriamo che la presenza di Dio scenda nella nostra casa e dimori costantemente in essa, dobbiamo togliere tutto il lievito. Il popolo quella notte aveva già fatto un impasto ma lasciarono il lievito, questo significa che quando Gesù ci ha salvato ha anche tolto il lievito del peccato quindi non dobbiamo tornare indietro a riprenderlo. Noi siamo liberi, siamo azzimi, senza corruzione ma ogni giorno è necessario mantenere la santificazione e la consacrazione.  Non permettiamo al peccato di entrare nelle nostre famiglie, è tempo di pentimento e di tornare al Signore con tutto il cuore.

Giovanni 13.8-9 Pietro gli disse: «Non mi laverai mai i piedi!» Gesù gli rispose: «Se non ti lavo, non hai parte alcuna con me». 9 E Simon Pietro: «Signore, non soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo!»

Il sangue di Gesù rappresenta la risposta all’amore di Dio per l’umanità; togliere il lievito dalla nostra casa rappresenta la risposta d’amore che noi abbiamo per Dio.

Gesù fece un atto profetico, lavando i piedi ai suoi discepoli. Era finito il tempo del ministero pubblico ed iniziava la fase del ministero intimo verso i suoi discepoli e Gesù aprì loro il suo cuore. Gesù sapeva da dove era venuto e dove stava andando.

Ogni giorno dobbiamo togliere il lievito dalla nostra vita e mantenerci puri.

Dalla festa della Pasqua si susseguono diverse feste:

  • Festa di pasqua. Dio permise al popolo d’Israele di uscire dall’Egitto e nel deserto festeggiarono la Pasqua, essa rappresenta il passaggio del giudizio che avvenne quella notte e che a motivo del segno del sangue trovato nelle case, il giudizio non sarebbe ricaduto nelle case del popolo d’Israele. Dove c’è il sangue non c’è giudizio né condanna. Cristo è la nostra Pasqua ed attraverso di lui siamo passati da Adamo a Cristo, dalla morte alla vita, dalle tenebre alla luce.
  • Festa dei pani azzimi. Rappresenta il seppellimento del Signore, il suo corpo puro e senza macchia è stato seppellito e il terzo giorno è resuscitato con un corpo incorruttibile. Noi possiamo mantenerci santi togliendo ogni giorno il lievito ovvero il peccato, togliendo tutte quelle attitudini di orgoglio e di indipendenza. I cristiani non hanno bisogno di inorgoglirsi( il lievito fa gonfiare tutta la pasta) ma devono riconoscere che tutto ciò che sono è per la grazia di Dio.
  • Festa delle primizie.
  • Festa delle settimane, che rappresenta la Pentecoste.
  • Feste delle trombe
  • Festa dell’espiazione.
  • Festa delle capanne.

Ebrei 2.1-3  Perciò bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite, per timore di essere trascinati lontano da esse. 2 Infatti, se la parola pronunciata per mezzo di angeli si dimostrò ferma e ogni trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, 3 come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata annunciata prima dal Signore, ci è stata poi confermata da quelli che lo avevano udito.

Dio ci esorta ad attenerci alle cose che lui ci insegna e ci mostra. L’agnello doveva essere mangiato per intero( con le parti gustose e con quelle meno gustose) e accompagnato da pane azzimo e da erbe amare, questo ci fa comprendere che dobbiamo accettare tutto dalla Parola. È necessario porre la nostra attenzione verso la Parola di Dio e camminare nel timore di Dio, altrimenti cammineremo come tutti gli altri che non conoscono Dio.

Proverbi 24.10-11  Se ti scoraggi nel giorno dell’avversità, la tua forza è poca. 11 Libera quelli che sono condotti a morte, e salva quelli che, vacillando, vanno al supplizio.

Il lievito e l’iniquità sono sinonimi nella Bibbia. Nella Parola di Dio sta scritto che negli ultimi tempi l’iniquità aumenterà quindi non permettiamo al lievito di farci gonfiare e di far raffreddare il nostro amore per Dio. Le scelte sante accrescono il nostro amore per Dio.

I Corinzi 5.6-13  Il vostro vanto non è una buona cosa. Non sapete che un po’ di lievito fa lievitare tutta la pasta? 7 Purificatevi del vecchio lievito, per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata. 8 Celebriamo dunque la festa, non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità.9 Vi ho scritto nella mia lettera di non mischiarvi con i fornicatori; 10 non del tutto però con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i ladri, o con gl’idolatri; perché altrimenti dovreste uscire dal mondo; 11 ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro; con quelli non dovete neppure mangiare. 12 Poiché, devo forse giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? 13 Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi.

L’apostolo Paolo ha insegnato sulla festa dei pani azzimi, ovviamente ricordiamo che ciò che è scritto nell’antico testamento è ombra del nuovo e tutto diventa spirituale ed oggi noi possiamo realizzare in modo concreto ciò che è stato scritto.

L’apostolo Paolo in questa parte della scrittura dà delle indicazioni su chi dobbiamo frequentare perché anche questo è togliere il lievito. Un cristiano deve influenzare le persone che non conoscono Dio e non deve avvenire il contrario ma nello specifico afferma di separarsi da coloro che si reputano cristiani ma vivono una vita dissoluta, ipocrita e nel peccato. Dobbiamo essere sinceri e parlare sempre in modo veritiero. Il lievito vecchio scritto in questa parte della scrittura rappresenta la nostra vita prima di Cristo.

Un uomo di Dio disse: la salvezza nel peccato non è possibile, deve essere sempre la salvezza dal peccato. Non torniamo indietro da dove Dio invece ci ha tirati fuori. Scegliamo di santificarci e di consacrarci togliendo dalla nostra vita ogni forma di peccato, ogni relazione che può danneggiarci e lasciamo che il nostro cuore si cibi e sia ripieno della Parola di Dio questo permetterà ad un manto di gloria di scendere nella nostra vita e saremo così pienamente benedetti.