ONORARE LO SPIRITO SANTO
COLLABORARE CON LO SPIRITO SANTO 3 PARTE
Pastore Evangelista Heros Ingargiola
Onorare lo Spirito Santo è uno dei principi fondamentali della cultura del Regno di Dio, e il modo in cui possiamo onorare lo Spirito Santo è attraverso l’intimità e la collaborazione con Lui.
GEREMIA 1.4.10 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: 5 «Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho consacrato e ti ho costituito profeta delle nazioni». 6 Io risposi: «Ahimè, Signore, DIO, io non so parlare, perché non sono che un ragazzo». 7 Ma il SIGNORE mi disse: «Non dire: “Sono un ragazzo”, perché tu andrai da tutti quelli ai quali ti manderò, e dirai tutto quello che io ti comanderò. 8 Non li temere, perché io sono con te per liberarti», dice il SIGNORE. 9 Poi il SIGNORE stese la mano e mi toccò la bocca; e il SIGNORE mi disse: «Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca. Vedi, io ti stabilisco oggi sulle nazioni e sopra i regni, per sradicare, per demolire, per abbattere, per distruggere, per costruire e per piantare».
Leggiamo in questo verso che Dio dice a Geremia: “prima che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho consacrato e ti ho costituito profeta delle nazioni” questo significa che Geremia era già stabilito profeta nel cielo non sulla terra. Possiamo affermare che il proposito di Dio per ciascuno di noi ha origine nel pensiero di Dio, nei cieli. Il nostro ruolo, la nostra funzione, la nostra chiamata nel proposito di Dio è stata stabilita quindi nei cieli ma si compie sulla terra. Allineamoci quindi ai pensieri di Dio perché Lui ha già stabilito ciò che diventeremo. Le qualità che Dio ha posto in Geremia sono le qualità di un profeta, specifichiamo questo concetto: le qualità vengono da Dio e non da un uomo e queste qualità sono specifiche per il ruolo che Dio ha dato. Dio ci ha scelto e ha stabilito fin dalla fondazione del mondo un proposito e con esso delle qualità specifiche, questo ci fa comprendere che ognuno di noi è speciale per ciò che è e non deve esserci in noi rivalità o paragone con coloro che ci circondano. Avere qualità diverse non significa che una persona è migliore dell’altra ma che la peculiarità della qualità servirà per adempiere il proprio ruolo. Impegnarci e stare al centro del proposito è fondamentale affinchè questo possa svilupparsi. Non dobbiamo ostinarci a svolgere un ruolo che Dio non ci ha dato perché altrimenti le qualità che Dio ci ha dato non potranno essere utili. Spesso non ci sentiamo adeguati al ruolo o alla funzione che Dio ha stabilito per noi ma dobbiamo soltanto avere fiducia in Lui perché Dio porta sempre a compimento ciò che inizia.
Il proposito viene da Dio.
Non dobbiamo cercare negli altri le qualità che noi non abbiamo per adempiere il nostro proposito e tantomeno bisogna vantarsi delle proprie qualità ma con sobrietà dovremmo riconoscere che le qualità che ognuno ha singolarmente sono correlate alla propria funzione. Dio ha rivestito ogni parte del corpo con particolari qualità, per esempio un re non può avere le qualità di un profeta e viceversa.
Romani 8.26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili.
Dio non solo ci ha rivestito di qualità per adempiere il proposito ma ci ha anche dato la persona dello Spirito Santo affinchè possiamo adempierlo perché da soli non possiamo farlo. Lo Spirito Santo è colui che ci aiuta, ci sostiene e insieme a Lui dobbiamo collaborare. Gesù non ha mai detto che non avremmo incontrato problemi o difficoltà nel nostro cammino, nella Parola infatti sta scritto: “ nel mondo avrete tribolazioni ma fatevi animo io ho vinto il mondo”. Il nemico cercherà di opporsi alla realizzazione del nostro proposito ma quando siamo al centro della sua volontà, nessuna opposizione potrà fermarci e lo Spirito Santo porterà con noi i nostri pesi e metterà in fuga il nemico.
I Corinzi 3.16-20 Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 17 Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi.
18 Nessuno s’inganni. Se qualcuno tra di voi presume di essere un saggio in questo secolo, diventi pazzo per diventare saggio; 19 perché la sapienza di questo mondo è pazzia davanti a Dio. Infatti è scritto: «Egli prende i sapienti nella loro astuzia»; 20 e altrove: «Il Signore conosce i pensieri dei sapienti; sa che sono vani».
Dio ci chiama ad essere degli edifici dove Dio dimora e questo è qualcosa di meraviglioso che dobbiamo ricordare a noi stessi.
I Pietro 2.9-10 9 Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa; 10 voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia.
Ognuno di noi è una pietra preziosa e vivente del tempio di Dio e dobbiamo proclamare a tutti che Cristo ci ha fatti passare dalle tenebre alla luce.
I Pietro 2.5 anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo.
Le pietre viventi devono iniziare ad accostarsi l’una all’altra, ognuna nel proprio ruolo e funzione per edificare una casa spirituale.
Nell’antico testamento il tempio era la casa del sacrificio, nel nuovo testamento il tempio ha una radice diversa ed indica il dimorare. Dio ha trasformato un tempio di costruzione umana in un tempio edificato direttamente da Dio.
Malachia 1.11 Ma dall’oriente all’occidente il mio nome è grande fra le nazioni; in ogni luogo si brucia incenso al mio nome e si fanno offerte pure; perché grande è il mio nome fra le nazioni», dice il SIGNORE degli eserciti.
Da ogni parte del mondo la chiesa di Cristo si sta unendo e il Suo nome sarà innalzato e glorificato in ogni dove. Quando Dio fece creare il tempio a Salomone, ognuno fece la sua parte per costruirlo e la gloria di Dio scese su di esso solo nel momento in cui ogni singola pietra venne messa al suo posto, questo significa che oggi se ogni parte del tempio prende il posto giusto allora la gloria scenderà e sarà visibile a tutti.
Noi facciamo parte del progetto di Dio, non è il nostro progetto ma abbiamo un nemico comune contro di noi che è lo spirito del paese, della città.
Genesi 12.1-3 1 Il SIGNORE disse ad Abramo: «Va’ via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va’ nel paese che io ti mostrerò; 2 io farò di te una grande nazione, ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione. 3 Benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà, e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra».
È arrivato il tempo di non lasciarsi influenzare dallo spirito del paese e di separarsi per Dio; siamo noi che dobbiamo influenzare la società ed il paese e non viceversa. Abramo viveva in luogo dove vigeva l’idolatria e le persone sacrificavano i figli agli idoli, quindi quando Dio gli chiese di sacrificare Isacco era qualcosa che già aveva visto fare ma Dio a differenza degli altri idoli, non prese il figlio di Abramo ma sacrificò suo figlio Gesù per l’intera umanità. Abramo ricevette un comando da Dio di lasciare il suo paese.
Noi abbiamo la cittadinanza del cielo e non possiamo lasciarci influenzare dallo spirito del paese nel nostro modo di vivere o pensare. È necessario rinnovare la nostra mente, c’è un prezzo da pagare.
Abramo ubbidì parzialmente al comando di Dio perché doveva lasciare tutto e tutti ma si portò dietro Lot e questo fu una perdita di tempo. Lot dall’ebraico significa velo e fino a quando egli fu con Abramo non riuscì a vedere il piano di Dio ma ad un certo punto i due si separarono. Lot figura dell’uomo carnale scelse la pianura, la via più comoda, mettendosi alle porte di Sodoma e Gomorra e tutta la famiglia venne influenzata negativamente da questa scelta ma Abramo intraprese la via della montagna, arrivando sulla cima del monte e vide la terra di Canaan, l’eredità che Dio gli stava dando. Spesso pensiamo che la via più semplice sia quella che proviene da Dio ma non è così, Dio ci chiama a salire in alto proprio come Abramo.
Tre elementi fondamentali che riceve Abramo da questa scelta di separazione:
- L’eredità per fede. Abramo entrò nel paese ma non vide l’eredità perché era uno straniero. Vide un’eredità soprannaturale e non naturale.
- I cananei erano ancora nel paese. Questo popolo aveva bisogno del Dio di Abramo. Dio ci ha posto nel nostro luogo perché ci sono tante persone che hanno bisogno di Dio.
- Abramo costruì un altare. Quando entriamo nel proposito di Dio , Dio influenzerà il luogo in cui siamo e ogni persona riconoscerà il nostro Dio. Dove siamo ci sarà la benedizione perché Dio è la fonte della benedizione. Il proposito di Abramo era essere benedetto per benedire gli altri. Abramo costruì l’altare a motivo della promessa che Dio gli aveva fatto. Ancora oggi possiamo godere di questa benedizione.
Dio ha stabilito per ognuno di noi un proposito di speciale e ci ha rivestito in base ad esso con delle qualità, come pietre preziose e viventi stiamo nel nostro posto all’interno del tempio e questo faràò scendere la gloria di Dio. Ricordiamoci che Dio ci ha scelto per essere una fonte di benedizione e per influenzare coloro che ci circondano affinchè tutti possano riconoscere il nome di Dio.