Worship Service 01.08.2021

UNA CHIESA GLORIOSA – parte 3

Pastore Heros Ingargiola

EFESINI 5:25-27 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, 27 per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile.

Gesù è il nostro modello in ogni cosa. La parola riferita all’amore, in questo verso è agapeo. In greco ci sono altre parole usate per amore. Una di queste è fileo cioè un amore fraterno e amichevole, che va a sentimento e secondo l’impulso per questo è un amore di convenienza. Un’altra parola di amore in greco è storge, un amore tenero, familiare e verso le persone più fragili. La terza parola per amore è eros, l’amore erotico, l’amore che Dio ha messo nel matrimonio. Ma la parola usata in questo verso per amore è diversa, è agapeo. Questo non è un sentimento, non è istintivo ma è il tipo di manifestazione di amore più elevato perché è l’amore decisionale. Questo tipo di amore è quello che Cristo ha avuto per la Chiesa e che il marito deve avere per la moglie. Non è un amore nato da un sentimento ma al contrario, da esso scaturiscono i sentimenti. Molti matrimoni falliscono perché non hanno la rivelazione di questo tipo di amore. Però noi abbiamo lo Spirito di Cristo dentro di noi e inoltre abbiamo il seme dell’amore di Dio (Romani 5)! L’amore agapeo è un tipo di amore che dà senza aspettarsi nulla in cambio. Gesù è venuto sulla terra e ha deciso di amarci dando la Sua vita per noi. Egli si è donato senza pretendere nulla da noi. L’amore agapeo è un amore che non cambia ed è così grande che può essere dato a chi non è amabile. Gli altri tipi di amore non nascono per una persona che ci è antipatica o che ci ha fatto del male. L’amore agapeo invece ama i propri nemici. Noi amiamo perché abbiamo l’amore di Dio dentro di noi, un amore che decide di amare anche quando ci fanno del male. L’amore agapeo ama anche quando è rifiutato. Mentre Gesù veniva preso crocifisso dichiarò “Padre perdonali perché non sanno ciò che fanno”: questo perdono nasce dalla manifestazione dell’amore agapeo che Egli aveva per l’umanità. Noi non potevamo meritare l’amore di Dio, ma Egli ci ama anche quando pecchiamo e falliamo. Dio avrebbe il diritto di non amarci più ma continua a farlo, ha scelto di farlo. Se sappiamo di essere amati non ci nascondiamo, ecco perché l’amore caccia via la paura. Dio ci ha amati per primi ed è per questo che noi amiamo Lui. Non tutti hanno risposto positivamente all’amore di Cristo, eppure Lui ha continuato ad amare. Se qualcuno rifiuta il nostro amore cosa faremo?

Nei versetti di Efesini vediamo che Paolo non dice ai mariti di essere gentili con le mogli ma di decidere continuamente di praticare l’amore decisionale. Attraverso l’amore agapeo i mariti rendono le proprie mogli sempre più belle perché queste si sentiranno amate e risplenderanno. Così Cristo sta rendendo bella la Sua Sposa!

EFESINI 5:27 per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile.

Dio sta lavorando nella Sua Chiesa amandola. La rivelazione del Suo amore ci trasforma. Gesù ci ama di un amore speciale: questo ci rende speciali! Gesù ama il mondo con un amore generico ma ama la Sua Chiesa di un amore speciale. Dio non ci ama perché possiamo dargli qualcosa, Egli ci ama con un amore disinteressato. Questo è anche l’amore che dobbiamo avere tra di noi, un amore senza interessi. Ecco tre caratteristiche dell’amore di Gesù:

  • È costante, non subisce variazioni o interruzioni. Quando pecchiamo si interrompe la comunione con Dio ma l’amore non si interromperà mai.

ROMANI 5:8 Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.

  • È duraturo cioè destinato a mantenere la sua validità per sempre. Egli ci amerà per tutta l’eternità.

ROMANI 8:35 Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?

Ecco ancora l’amore agapeo. Questo amore non è solo verso l’alto ma anche orizzontale verso il nostro prossimo. Se iniziamo ad amarci con l’amore di Cristo nessuno ci separerà. Spesso un’anima ferita cade nella sottile trappola dell’amore di convenienza.

1 PIETRO 1:22 Avendo purificato le anime vostre con l’ubbidienza alla verità per giungere a un sincero amor fraterno, amatevi intensamente a vicenda di vero cuore

Pietro sapeva cosa fosse l’amore fasullo. Non amiamo per ciò che una persona può darci!

  • È sincero, puro, senza inganno. Non è mescolato con il sentimento o con il desiderio di ottenere qualcosa. Spesso quando le autorità cominciano a correggere le persone se ne vanno ma è compito delle autorità correggere e proteggere: hanno la grande responsabilità davanti a Dio di dire la verità anche se scomoda.

ROMANI 12:9 L’amore sia senza ipocrisia; detestate il male e attenetevi fermamente al bene.

Sicuramente a volte ci troviamo, anche involontariamente, ad amare per un tornaconto perché c’è un’anima ferita da purificare.

FILIPPESI 2:5- 8 Abbiate in voi lo stesso sentimento che già è stato in Cristo Gesù, 6 il quale, essendo in forma di Dio, non considerò qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente l’essere uguale a Dio, 7 ma svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini; 8 e, trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce.

La parola “sentimento” è in realtà “pensiero”. Gesù aveva un chiodo fisso: manifestare l’amore per la Sua Sposa arrivando alla crocifissione. In noi deve germogliare questo pensiero fisso: come possiamo manifestare l’amore di Cristo ai nostri fratelli e sorelle? Gesù era Dio ma si svuotò morendo a se stesso prima di morire sulla croce per manifestare il vero amore che l’umanità ancora non conosceva. Per amare dobbiamo svuotarci del nostro io, delle nostre fobie, dei nostri pensieri, dei nostri ragionamenti per prendere la forma dell’ultimo dei servi. Se Gesù è venuto per servire e non per essere servito, quanto più noi. Non si può amare lo Sposo se prima non si ama la Sposa, perché Gesù ha dato la Sua vita per la Chiesa. Se amiamo Gesù dobbiamo prima amare l’opera che Lui ama. Gesù avrebbe potuto appellarsi al Padre e dire: “non lo meritano!” eppure Egli umiliò se stesso ubbidendo fino alla morte della croce. La croce è stata il sigillo di quell’amore. Fino a che punto ameremo la Chiesa? Fino a cosa? L’amore di Dio è fino alla morte. Non c’è amore più grande di quello di dare la nostra vita per i nostri amici. Siamo pronti a morire per la Chiesa? Potremmo avere tante ragioni, ma l’amore va oltre, supera le ragioni e le incomprensioni. Nessuno può pagare il debito che Gesù ha pagato per noi. La più grande vocazione è di amarci gli uni gli altri con l’amore che dà anche se viene rifiutato.

FILIPPESI 2:9-10 Perciò anche Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature (o cose) celesti, terrestri e sotterranee

Quando camminiamo nell’amore, gli altri magari pensano di calpestarci. Ma quando diventiamo il tappetino degli uomini siamo onorati nel Cielo. Se lasciamo che sia Dio ad innalzarci allora sarà qualcosa di sovrano. Ogni volta che ci umilieremo e ci abbasseremo Dio ci innalzerà in modo sovrano. La gloria degli uomini dura un tempo, ma quando è Dio ad innalzarci quel titolo di gloria è per l’eternità. Quando Dio innalza nessuno può abbassare. Il nome di Gesù è stato innalzato sovranamente da Dio! c’è un tempo in cui Dio ci chiama ad umiliarci ma poi Egli ci innalzerà. Quando Gesù era sulla croce il diavolo lo vide “come un tappetino” ma non sapeva che Dio lo stava sovranamente innalzando!

GIOVANNI 12:24 In verità, in verità vi dico: Se il granel di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto.

Se il granello muore produce molto frutto perché nella morte c’è la conseguenza della nuova vita. Quando il seme cade, viene coperto, non è più visibile, è sottoterra e magari gli uomini lo calpestano senza che neanche se ne rendano conto. Se sopporteremo i piedi di tutti quelli che ci calpesteranno e moriremo, se saremo pronti al sacrificio fino a morire spendendo la nostra vita per amore degli altri, produrremo molto frutto. Quando ameremo i nostri fratelli come Cristo ha amato noi, le paure ci abbandoneranno. Ecco che Dio ci innalzerà e la rivelazione di Dio sarà in noi diventando così sempre più simili a Cristo!