Worship Service 28.11.2021

I 5 STEP DI ISRAELE ED I 7 NEMICI DI ISRAELE – parte 4 – La paura

Pastore Heros Ingargiola

 

GENESI 15:1 Dopo queste cose, la parola dell’Eterno fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: «Non temere, o Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima».

Dio stesso sarà il nostro scudo e la nostra ricompensa verrà dal Padre! Non temere compare sulla Bibbia ben 365 volte: una volta per ogni giorno! Il diavolo sta cercando di incutere paura alle nazioni ma noi possiamo sentire ogni giorno dal Cielo il Padre che ci dice di non temere. Abramo aveva sconfitto cinque re per liberare Lot con soli 318 uomini. Questo ci dice che l’esito della battaglia non dipende da quanto è grande l’esercito ma da se Dio è coinvolto nella nostra vita o meno. La promessa che Dio fece ad Abramo è generazionale, fino alle 12 tribù di Israele. Il popolo d’Israele si trovava nella Nuova Terra con nuovi nemici, ma Dio era sempre lo stesso!

Il secondo popolo che si presentò davanti a Israele fu il popolo degli Hittei il quale rappresenta lo spirito di paura. Esistono più di 2000 paure, ma eccone alcune:

  • La paura del rifiuto che nasce da una ferita di rigetto.
  • La paura di fallire che blocca i talenti e la potenza in noi. Dio desidera che le persone lo servano con timore ma non con paura perché quest’ultima paralizza mentre il timore dà saggezza.
  • La paura del cambiamento, il quale comporta una nuova prospettiva.
  • La paura della solitudine. Alcuni per paura di rimanere soli frequentano persone tossiche. Bisogna scegliere e la nostra scelta deve essere il Regno di Dio. Al momento giusto il Signore ci circonderà di persone che lo amano. Non lasciamo che questa paura ci faccia cadere in peccato avendo relazioni che non sono da Dio. L’integrità vale di più!
  • La paura dell’incertezza. Dio comandò ad Abramo di uscire dal suo parentado per andare in un territorio sconosciuto. A volte Dio non ci mostra tutto subito perché aspetta la nostra fiducia incondizionata. Fidiamoci più di Dio che dei nostri ragionamenti perché Lui non sbaglia mai!

I GIOVANNI 4:18 Nell’amore non c’è paura; anzi, l’amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell’amore.

Dio desidera far crescere in ognuno di noi la rivelazione del Suo amore. Molti rimangono intrappolati nella paura perché non hanno compreso bene la rivelazione dell’amore perfetto. Si teme un castigo, ma Dio non ci castiga, ci corregge. Quello che ci fa avere la rivelazione della correzione è la rivelazione dell’amore del Padre: la correzione non è un castigo ma è frutto del Suo stesso amore.

La paura è una delle otto emozioni negative. Le altre sono: tristezza, ira, vergogna, dolore, gelosia, confusione e odio. Dopo la caduta di Adamo ed Eva queste otto emozioni negative entrarono nell’umanità (Genesi 3:7-10), prima non esistevano. Le uniche emozioni erano l’amore e la gioia. La paura è legata a una ferita. Rimanere nella paura permette al demone della paura di entrare. La paura è fede negativa! Giobbe aveva paura e tutto ciò che temeva gli accadde. La paura muove la mano dell’avversario, ma la fede muove la mano di Dio. La paura mette radici su qualcosa che è accaduto, specialmente le ferite. Il demone della paura è un alleato di mammona: entrambi cercano di dominare le persone. Ma Gesù è venuto per liberare i prigionieri! Quando Gesù arriva il terrore arriva sui demoni!

ESODO 3:6 Poi aggiunse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio d’Abraamo, il Dio d’Isacco e il Dio di Giacobbe». Mosè allora si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare Dio.

La paura incide in modo negativo sul nostro rapporto con Dio. Se i nostri padri terreni sono stati violenti, rifletteremo questa immagine nell’immagine che abbiamo del Padre Celeste. Così quando cercheremo di andare da Dio Padre avremo paura. La paura incide anche sul rapporto tra le pecore e il pastore. Se la nostra relazione con il padre terreno è stata violenta avremo la stessa immagine delle autorità che Dio ci dà. La paura genera sensi di colpa, condanna, insicurezza e intimidazione. Quest’ultima è uno spirito che non ci permette di avanzare. La paura ci paralizza ma l’intimidazione alza un muro tra noi e la promessa e ci minaccia. La paura può anche condurci fuori dalla volontà di Dio.

LUCA 11:14 Gesù stava scacciando un demonio che era muto; e, quando il demonio fu uscito, il muto parlò e la folla si stupì.

Lo spirito della paura immobilizza le persone nella fede e nel dichiarare la Parola. La fede funziona credendo con il cuore e confessando con la bocca. Il diavolo ha paura della Parola di Dio per questo cerca di non farci dichiarare quello che Dio dice.

I CRONACHE 4:9-10 Iabes fu più onorato dei suoi fratelli; sua madre lo aveva chiamato Iabes, perché diceva: «L’ho partorito con dolore». 10 Iabes invoc  il Dio d’Israele, dicendo: «Benedicimi, ti prego; allarga i miei confini; sia la tua mano con me e preservami dal male in modo che io non debba soffrire!» E Dio gli concesse quanto aveva chiesto.

La paura cerca di rubarci l’eredità. Iabes, il cui nome significa dolore, fu un uomo di fede che fece la differenza nella sua generazione. La fede ci fa fare la differenza nella nostra generazione e ci fa accedere all’eredità che Cristo ha provveduto per noi. A volte i credenti si ritrovano in questa stessa condizione, marchiati dalle parole che gli altri hanno proferito nella loro vita e diventano schiavi della paura. Ma noi abbiamo un’identità in Cristo Gesù: siamo più che vincitori! Lo spirito di paura cerca anche di non farci comprendere la volontà di Dio. I demoni attraggono altri demoni. Quando lo spirito della paura domina sulla vita di un credente, questo chiama il demone della reinterpretazione, questo chiama il demone dell’errore, questo chiama il demone dell’oppressione e questo quello della confusione. Il demone della confusione chiama quello della depressione, questo quello dell’ossessione e quest’ultimo chiama il demone della possessione. Queste sono gerarchie di influenza. Dio ci ha dato autorità sulla paura. Non giochiamo con la paura!

GIOVANNI 11:21-26 Marta dunque disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto; 22 ma anche adesso so che tutto quello che chiederai a Dio, Dio te lo darà». 23 Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà». 24 Marta gli disse: «Lo so che risusciterà, nella risurrezione, nell’ultimo giorno». 25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26 e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?»

La paura aveva portato in Marta lo spirito della reinterpretazione. Gesù era lì per resuscitare Lazzaro ma Marta non lo comprese perché stava reinterpretando le parole di Cristo. Quello che ci libera da tutto questo è la Verità della Parola. La Verità è dinamite pura. Quando la rilasciamo nel mondo spirituale avviene un’esplosione. Da soli non ci si può liberare dai demoni che ci hanno circondato, ma la Chiesa lo può fare. Gesù disse di sciogliere Lazzaro. La Chiesa ha l’autorità nel nome di Gesù di liberare!

GIOVANNI 11.35-39 Gesù pianse 36 Perciò i Giudei dicevano: «Guarda come l’amava!» 37 Ma alcuni di loro dicevano: «Non poteva, lui che ha aperto gli occhi al cieco, far sì che questi non morisse?» 38 Gesù dunque, fremendo di nuovo in se stesso, andò al sepolcro. Era una grotta, e una pietra era posta all’apertura. 39 Gesù disse: «Togliete la pietra!» Marta, la sorella del morto, gli disse: «Signore, egli puzza già, perché siamo al quarto giorno».

Avevano un limite di aspettativa. Non permettiamo alla paura di far rimanere lì la pietra! Lo spirito della paura cerca anche di rubarci la possibilità di vedere la gloria di Dio ma la fede, che è azione, ci permetterà di vederla! Ubbidiamo al comando del Signore: è finito il tempo della prigionia della paura e dell’intimidazione, Dio scioglie i nostri legami!