Worship Service 14.08.2022

Gesù è l’agnello di Dio
– Per ogni agnello, un altare

Pastore Heros Ingargiola

Gesù ancora oggi svolge il ruolo di agnello di Dio, il suo ruolo rimarrà in eterno.

Gesù non ci ha acquistati con oro o con argento, ma con il suo prezioso sangue, il Suo
sangue è il sangue di Dio.

Dio ha creato un corpo, nel quale ha messo il suo DNA.

Giovanni 4:23-27 23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il
Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. 24 Dio è Spirito; e quelli che
l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità». 25 La donna gli disse: «Io so che il
Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annuncerà ogni cosa».
26 Gesù le disse: «Sono io, io che ti parlo!»

Nel cuore di Dio c’è un desiderio: che ognuno possa relazionarsi con Lui. I veri adoratori
sono coloro che hanno relazione ed intimità con Dio, attraverso Lo Spirito e La Verità.

Dio si rivela perché ama relazionarsi con noi.

La crocifissione di Gesù ha aperto il cielo per tutti i suoi figli, cosicché ognuno di noi oggi
possa accedere al trono della Grazia con libertà, non per meriti, ma per il sangue
dell’agnello di Dio.

Non confondere la musica ed il canto con l’adorazione! L’adorazione non è musica.
L’adorazione è determinata dall’attitudine del cuore, dal greco è Proskuneo, che significa:
piegarsi, prostrarsi, inchinarsi fino a baciare i piedi del maestro, nostro Dio.

La relazione che Dio cerca non è voluta unicamente dall’uomo, ma è voluta da Dio stesso.

Uno dei punti fondamentali della relazione è il dialogo, la comunicazione; questo comprende
un parlare ed un ascoltare, non fare della tua relazione con Dio un monologo. Quando
preghi è importante quello che tu dici a Dio, ma lo è ancora di più ciò che Lui dice a te.

Un’altra caratteristica dei veri adoratori è l’ubbidienza.

Giovanni 15:15 Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo
signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal
Padre mio.

Non vivere una vita cristiana da servo, sali ad un livello superiore, perché Dio desidera
portarti ad un livello di vita superiore. Dio vuole darti la possibilità di crescere e di andare in
profondità. I servi non sanno ciò che fa il loro signore ma Dio ci chiama suoi amici perché ci
mostra tutto quello che desidera farci conoscere nella nostra intimità con Lui.

Molti conoscono un Dio di giudizio, ed anche per questo alcuni mollano il loro percorso
cristiano. La paura ha a che fare con il giudizio. Ma l’amore del Padre però caccia via la
paura.

Dio desidera che tu possa vivere secondo i suoi modelli. Se ascolterai e metterai in pratica
ciò che Dio dice diventerai suo amico e scoprirai tutto quello che Lui desidera farti fare.
L’ubbidienza dimostra quanto tu ami Dio.

Quando Dio ti sceglie non tirarti indietro, perché quando Dio vuole fare qualcosa… la farà, e
se tu dirai di no, dovrà scegliere qualcun altro.

Per servire Dio ed essere ubbidienti bisogna avere coraggio ed essere determinati, bisogna
fare una scelta radicale, quella di servire e seguire Dio indipendentemente dalle situazioni.

Il tuo servizio è determinato dall’intimità che hai con il Padre.

Non confondere l’altare con un palco. Per avere una relazione con Dio devi trovare un
altare, dove il sacrificio costa.

Impara ad essere disciplinato, impara a sottomettere il tuo carattere e la tua carne (tutti i
desideri e le abitudini che sono lontani dallo Spirito). Crocifiggi la carne e ritorna a Lui,
ritorna su quell’altare.

Se non soffri non c’è vera ubbidienza, Gesù nella sofferenza imparò ad essere ubbidiente.

Sei pronto a morire a te stesso, ai tuoi desideri e pensieri, alle tue convinzioni e ragioni?

Più morirai e più Cristo risplenderà.

Genesi 22:4 Il terzo giorno, Abraamo alzò gli occhi e vide da lontano il luogo.

Abraamo profeticamente vide il giorno della resurrezione di Cristo! Quali sono i luoghi
davanti i tuoi occhi?

Genesi 22:5 Allora Abraamo disse ai suoi servi: «Rimanete qui con l’asino; io e il ragazzo
andremo fin là e adoreremo; poi torneremo da voi».

I servi dovevano aspettare fuori, era una questione solo tra Abraamo, Isacco e Dio.
C’è un tempo in cui devi stare da solo con Dio.
Abraamo e Isacco adorarono nonostante non ci fossero strumenti con loro. In questo caso la
parola “adorare” significa prostrarsi. Se non ti pieghi davanti a Dio rischi di spezzarti.
Non era un momento di gioia o di musica ma un tempo di arresa per comprendere la Sua
volontà.

Quando Dio è presente non può non trasferire il peso per le anime. Infatti quando preghiamo
dopo averci fatto stare bene, Dio ci trasferisce il peso per gli altri.
Abraamo aveva fede che Dio avrebbe risuscitato Isacco. Non sapeva come ma sapeva che
in Isacco c’era la promessa della sua dinastia. Abraamo non credeva che Dio avrebbe
risparmiato il ragazzo. A volte bisogna pagare un prezzo e credere con fede. La fede e
l’ubbidienza camminano insieme.

Abraamo prese il coltello, era davvero pronto a uccidere suo figlio.

In alcuni casi c’è bisogno di uccidere qualcosa a cui tieni. Magari più ci tieni e più Dio te la
chiederà indietro. Può Dio chiederti in cambio la cosa più cara che hai? Oppure ti tirerai
indietro?

Il grado della nostra ubbidienza determina il grado della nostra fede. Infatti se sei
disubbidiente vuol dire che non hai fede. La tua ubbidienza sull’altare permette a Dio di
risponderti. Infatti dove c’è un sacrificio c’è la risposta da parte del Signore.
Cosa sei pronto a sacrificare? Il tuo tempo? Le tue ragioni?

Abraamo aveva cent’anni eppure salì su un monte! Rinunciò alla pianura e fece uno sforzo.

Saliamo alla presenza di Dio, Lui è l’unico che non ti tradisce mai, l’unico su cui puoi
contare, l’unico davanti al quale puoi lasciare il tuo peccato per ricominciare una vita santa.

Dobbiamo prendere coraggio e forza e andare dal Padre nel segreto. Non permettere al
diavolo di derubarti. Gesù è morto per permetterci di andare alla presenza di Dio: non
snobbare il sacrificio di Cristo!

Se non sei pronto a fare un’offerta non ci sarà risposta dal Cielo. Non si tratta di un’offerta di
denaro ma del nostro tempo devozionale. Abraamo volle pagare il prezzo.

Ricorda che anche la disubbidienza ha un salario.

Genesi 22:12 E l’angelo: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli male! Ora so
che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l’unico tuo».

L’angelo rispose dal Cielo. L’offerta è dalla terra ma la risposta è dal Cielo.
Abraamo offrendo suo figlio ha dato il diritto a Dio di offrire Suo figlio per l’umanità. La
salvezza si è estesa a tutte le nazioni tramite questa ubbidienza.

Non ignorare il fatto che attraverso la tua ubbidienza, la tua vita e la tua casa, tutte le
persone attorno a te possono essere benedette.