Pastore Heros Ingargiola
IL MISTERO DEI QUATTRO TERRENI
Giovanni 15:16 Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.
Gesù sta parlando alla Sua Chiesa. È stato Lui a sceglierci, Lui ci ha chiamati per nome, ci conosce personalmente, sa chi siamo e afferma la Sua opera nella nostra vita. Spesso diciamo di aver svelto Gesù ma in realtà è lui ad averci scelto fin dalla fondazione del mondo. La scelta che Dio fa è perfetta, anche se a volte pensiamo di essere fragili e incapaci. Dobbiamo mettere il nostro sguardo sulla scelta di Dio: se ci ha scelto vuol dire che ci ha abilitato. Il frutto nella nostra vita non dipende da noi ma da quanto ci arrendiamo nelle Sue mani. Più ci arrendiamo più porteremo frutto. Non ci ha chiamato un uomo, confidiamo in colui che ci ha chiamato!
Ad ognuno di noi è già stato attribuito un proposito divino. A Dio è piaciuto scegliere uomini incapaci per abilitarli a compiere qualcosa di soprannaturale.
2 Corinzi 12:9 ed egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me.
Tutte le volte che pensiamo di essere forti, Dio non può manifestare la Sua potenza, ma ogni volta che non ce la facciamo più allora potrà scorrere la Sua potenza affinché si veda che è Lui in noi a compiere meraviglie.
Molti si vantano dei propri doni e di ciò che hanno ma vantiamoci piuttosto delle nostre mancanze e della necessità che abbiamo di Lui. Ogni volta che chiederemo aiuto a Lui, Egli verrà in nostro soccorso. Noi abbiamo una grazia a cui attingere, Gesù. Le nostre forze hanno un limite; il segreto è ammettere i nostri limiti!
Quando Dio ci ha scelto era a conoscenza delle nostre mancanze, del nostro carattere. Lui già sapeva chi fossimo e chi saremmo diventati. Lui ci conosce personalmente!
Salmo 139:13-18 Sei tu che hai formato le mie reni, che mi hai intessuto nel seno di mia madre. 14 Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo. Meravigliose sono le tue opere, e l’anima mia lo sa molto bene. 15 Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. 16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d’essi era sorto ancora. 17 Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio! Quant’è grande il loro insieme! 18 Se li voglio contare, sono più numerosi della sabbia; quando mi sveglio sono ancora con te.
Noi siamo opera di Dio e in quanto tali siamo meravigliosi! Lui ha preparato per noi opere da compiere con la Sua grazia!
Geremia 1:4-5 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: 5 «Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho consacrato e ti ho costituito profeta delle nazioni».
Addirittura prima di essere stati formati! Questo perché Dio prima crea prima il proposito e poi crea la persona che dovrà adempiere quel proposito. La nostra vita è un invito a fare la volontà di Dio. Il nostro proposito è dentro un grande progetto che Dio ha. È quindi fondamentale che ognuno di noi svolga il proprio proposito per la realizzazione del progetto.
Non essere chiamati ad essere autorità non vuol dire non avere un proposito! Magari non conosciamo il proposito di Dio per noi, ma non vuol dire che non ci sia. Abbiamo quindi bisogno di rivelazione da parte dello Spirito Santo.
Marco 4:10-13 Quando egli fu solo, quelli che gli stavano intorno con i dodici lo interrogarono sulle parabole. 11 Egli disse loro: «A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a quelli che sono di fuori, tutto viene esposto in parabole, affinché: 12 “Vedendo, vedano sì, ma non discernano; udendo, odano sì, ma non comprendano; affinché non si convertano, e i peccati non siano loro perdonati”». 13 Poi disse loro: «Non capite questa parabola? Come comprenderete tutte le altre parabole?
Gesù aveva appena finito di raccontare una parabola. Non tutti comprendono le parabole, per molti sono un mistero. Dio decide a chi rivelare determinate cose. I dodici chiesero spiegazioni perchè avevano l’umiltà di imparare.
Ci sono quindi dei misteri che sono disponibili solo a coloro che sono dentro il Regno di Dio. Se conosciamo la verità ma non la attuiamo nella nostra vita è una verità inefficace nella nostra vita, non potrà portare frutto; per questo quando Dio ci parla dobbiamo chiedergli quello che Lui intende con quella parola affinché essa possa scendere in profondità in noi. La Parola che Dio dà ai culti non è per solleticare le nostre emozioni ma per meditarla tutta la settimana e farla diventare esperienza di vita in noi. Spesso le persone non sono libere perchè non hanno applicato la verità!
Giacomo 5:17 Elia era un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni, e pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.
Quando Dio ci ha chiamati conosceva le nostre debolezze. Esse non sono un ostacolo ma un’opportunità per vedere la gloria Dio! Elia era un uomo come tutti noi. Ciò che fa la differenza è ammettere chi siamo perchè nulla è nascosto a Dio. Quando Adamo peccò si nascose come se Dio non lo vedesse. Quando facciamo degli errori ci nascondiamo da Dio. Piuttosto decidiamo di uscire allo scoperto perchè non troveremo un Dio che ci giudica ma pronto ad accoglierci e giustificarci! Tutte le volte che ci autogiustifichiamo scadiamo nell’errore di nasconderci dietro un albero. Ma Dio conosce ogni cosa di noi!
Giacomo 5:18 Pregò di nuovo, e il cielo diede la pioggia, e la terra produsse il suo frutto.
Dio non ha creato terreni sterili! L’aridità è un effetto del peccato e del cercare di farcela con le proprie forze. Ogni volta che riconosciamo che non è per le nostre forze ma per la grazia di Dio, Egli farà piovere sul nostro terreno rendendolo fertile!
Elia pregò di nuovo. La preghiera deve essere qualcosa di costante e insistente perchè sempre succede qualcosa. Non subito venne la nuvola piena di pioggia. Continuiamo a pregare e il Cielo porterà la sua pioggia, la quale anticipa il frutto. La preghiera crea un’atmosfera. Se non preghiamo non cambierà nulla! Prendiamo sul serio le promesse di Dio e preghiamo per l’intervento di Dio.
Ci sono tempi e stagioni diverse. Quando Elia si presentò al re Acab, il re stava portando il popolo d’Israele verso il peccato. Allora Dio chiamò il profeta, gli diede una parola e lo fece presentare davanti al re: non avrebbe più piovuto per tre anni. Possiamo vedere quindi che la Chiesa ha autorità per creare nuove stagioni e far cambiare l’atmosfera in quelle stagioni in accordo alla voce di Dio. Prepariamoci verso la direzione che Dio ci sta dando: un anno di pienezza. Siamo pronti ad accogliere nuove anime?
La terra non può portare frutto senza pioggia e la pioggia non può scendere se il cielo non è pronto.
Deuteronomio 28:12 Il SIGNORE aprirà per te il suo buon tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia al tempo giusto, e per benedire tutta l’opera delle tue mani; tu presterai a molte nazioni e non prenderai nulla in prestito.
Ognuno ha un terreno da curare, quello della nostra propria vita affinché dall’abbondanza del frutto possiamo benedire altre nazioni! La pioggia nel mondo spirituale è l’obbedienza alla Parola di Dio. L’acqua che annaffia è la Parola rivelata che Dio ci dà.
Isaia 55:8-11 «Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie», dice il SIGNORE. 9 «Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così sono le mie vie più alte delle vostre vie, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri. 10 Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinché dia seme al seminatore e pane da mangiare, 11 così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata.
Come nel naturale la pioggia rende fertile la terra e le fa produrre frutto per preparare il pane da mangiare, così è la Parola di Dio in noi. Quando Dio ci parla si aspetta da noi ubbidienza e questa ubbidienza ci permetterà di avere un grande raccolto. Dio fa piovere ma non tutti raccolgono a causa dell’ubbidienza.
Isaia 43:19 Ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare; non la riconoscerete? Sì, io aprirò una strada nel deserto, farò scorrere dei fiumi nella steppa.
Dio sta facendo una cosa totalmente nuova! E tempo di guardare quello che Dio sta per compiere! Nessun’arma fabbricata contro di noi riuscirà perchè quest’opera non nasce da un uomo ma è l’opera che il Signore sta per fare germogliare! Spesso siamo influenzati dal passato, trascinandocelo verso il futuro. Ma il Signore ci dice che fa tutte le cose nuove, cose che orecchio non ha mai udito, occhio non ha mai visto e che non sono mai salite nel cuore dell’uomo. Queste sono le cose che Dio fa per coloro che lo amano e sono disposti ad ubbidire. Il frutto è per coloro che dopo aver ascoltato la Parola la mettono in pratica!
Ogni cuore ha un grande potenziale ma non tutti i cuori sono pronti a far uscire il potenziale!