Tony Giustiniano
INTENDERE LE INTENZIONI DI DIO – (PT.2)
Dio ha sempre avuto come intenzioni quelle di far venire il Suo Regno ma affinchè ciò accadesse serviva qualcuno che predicasse il Regno. Cristo ha fatto questo! Oggi però il Signore ha lasciato noi sulla terra per far incrementare il Suo Regno.
Prima che Gesù arrivasse sulla terra il tempio doveva essere ricostruito. Infatti abbiamo visto in queste domeniche che dopo la distruzione del tempio, Dio alzò degli uomini come il re Ciro, alcuni profeti, dei sacerdoti e dei governatori con lo scopo di far ricostruire il Suo tempio.
Anche i nostri pastori hanno ricevuto una parola profetica riguardo al nuovo locale e questa sta andando avanti. Stiamo vedendo quanto Dio stia provvedendo per questo progetto. Questo ci mostra che stiamo camminando nella direzione di Dio.
Aggeo 2:1 Nel settimo mese, il ventunesimo giorno del mese, la parola dell’Eterno fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo, dicendo: 2 «Parla ora a Zorobabel, figlio di Scealtiel, governatore di Giuda, e a Giosué, figlio di Jehotsadak, il sommo sacerdote, e al resto del popolo, dicendo: 3 “Chi è rimasto fra voi che ha visto questo tempio nella sua precedente gloria? E come la vedete ora? A confronto di quella, non è questa un nulla ai vostri occhi? 4 E ora sii forte, Zorobabel”, dice l’Eterno, “sii forte, Giosuè, figlio di Jehotsadak, il sommo sacerdote; sii forte, o popolo tutto del paese”, dice l’Eterno, “e mettetevi al lavoro, perché io sono con voi”, dice l’Eterno degli eserciti, 5 “secondo la parola del patto che stabilii con voi quando usciste dall’Egitto, così il mio Spirito dimora in mezzo a voi. Non temete”. 6 Poiché così dice l’Eterno degli eserciti: “Ancora una volta, tra poco, io farò tremare i cieli e la terra, il mare e la terra asciutta; 7 farò tremare tutte le nazioni; il desiderio di tutte le nazioni verrà e io riempirò questo tempio di gloria”, dice l’Eterno degli eserciti. 8 “Mio è l’argento e mio è l’oro”, dice l’Eterno degli eserciti. 9 “La gloria di quest’ultimo tempio sarà più grande di quella del precedente”, dice l’Eterno degli eserciti; “e in questo luogo io darò la pace”», dice l’Eterno degli eserciti.
Uno dei profeti di quel periodo fu Aggeo. Dio parla a figure diverse: Zorobabel che era il governatore, Giosuè che era il Sommo Sacerdote e poi a tutto il popolo. Questo ci mostra che nessuno era escluso, tutti dovevano mettersi a lavoro! Non importa quindi la nostra funzione nella chiesa, tutti siamo chiamati a partecipare al progetto: tutti possiamo fare qualcosa.
Il profeta Aggeo era un pioniere che portava una parola da parte di Dio dove non c’era niente. Per un pioniere non è mai facile aprire una strada nella mentalità precedente perché il cambiamento porta sempre un po’ di malcontento, di timore, di mormorazione.
Anche per i lavoratori che tutte le sere dopo una giornata di lavoro secolare, vengono al nuovo locale a lavorare fino a tarda notte può essere difficile. Inizialmente può anche esserci entusiasmo, ma con il passare delle settimane può capitare di desiderare la comodità. Oppure tutte quelle sorelle che ogni sera portano da mangiare ai fratelli che lavorano, settimana dopo settimana.
Il profeta aveva il ruolo di aiutare il popolo a non scoraggiarsi, e mantenersi in linea con la visione di Dio. Anche per i lavoratori che tutte le sere dopo una giornata di lavoro secolare, vengono al nuovo locale a lavorare fino a tarda notte può essere difficile. Inizialmente può anche esserci entusiasmo, ma con il passare delle settimane può capitare di desiderare la comodità.
Il profeta aveva il ruolo di aiutare il popolo a non scoraggiarsi, e mantenersi in linea con la visione di Dio. A quel tempo il tempio doveva essere ricostruito perché a causa del peccato del popolo era stato distrutto. Ma il Signore voleva che fosse ricostruito perché era nel tempio che l’uomo poteva incontrare Dio. Il Signore quindi alzò Aggeo per parlare ai capi e a tutto il popolo.
Erano passati ben 66 anni dalla distruzione del tempio, quindi c’erano ancora anziani in vita che ricordavano il tempio precedente (Aggeo 2:3). Quel tempio era stato costruito da Salomone ed era stato costruito con materiali pregiatissimi, provenienti da tutto il mondo conosciuto. Le ricchezze erano incalcolabili. Dopo la distruzione invece si erano ritrovati a ricostruirlo con poche risorse e artigiani non così esperti. Era molto più povero rispetto a quello precedente.
Esdra 3:12 Molti sacerdoti, Leviti e capi delle case paterne, anziani, che avevano visto il primo tempio, piangevano ad alta voce mentre si gettavano le fondamenta di questo tempio sotto i loro occhi. Molti altri invece alzavano forti grida di allegrezza, 13 cosicché la gente non poteva distinguere il rumore delle grida di allegrezza da quello del pianto del popolo, perché il popolo lanciava alte grida, e il rumore si udiva da lontano.
I lavori del tempio erano durati anni. Colui che ne gettò le fondamenta fu Esdra. Probabilmente c’era chi piangeva perché da molto tempo sperava nella ricostruzione del tempio, altri perché vedevano il confronto con il tempio precedente. Ma Dio gli dice di non badare a questo perché la gloria sarebbe stata maggiore, sarebbe stata diversa. Anche a noi Dio ci dice di non metterci ad analizzare altri templi, questo è quello che Dio ci ha dato da fare a noi. Per il tempio di Salomone il popolo non lavorava, supervisionava solamente. Con Aggeo, invece, era il popolo stesso a lavorare. Dio aveva le Sue motivazioni, tra cui che in questo modo il popolo non avrebbe messo lo sguardo nel tempio naturale ma piuttosto nella gloria che doveva entrare.
Il Signore incoraggiò il popolo perché serviva un passo di fede. Allo stesso modo per donare alla chiesa e per lavorare quando ancora non c’è niente, ci vuole fede!
Al tempo della ricostruzione ci sono stati quelli che non hanno messo mano ai lavori, ma è stato tenuto un libro con i nomi di tutti coloro che invece hanno lavorato perché c’è un premio per coloro che si affaticano!
Nel passo di Aggeo, il verso 6 al capitolo 2 viene riportato in Ebrei. Tutto quello che era stato aggiunto dall’uomo e dalla tradizione, Dio lo avrebbe rimosso. La gloria che ci sarebbe stata sarebbe stata molto maggiore della maestosità della gloria del tempio di Salomone: sarebbe arrivata la gloria del messia Gesù Cristo! il popolo non riusciva a realizzare cosa sarebbe successo. Il Desiderio delle nazioni doveva arrivare! Noi stiamo lavorando per realizzare un tempio più grande dove il Desiderio delle nazioni possa essere visto! Quello che Dio sta per fare è molto più grande di quello che pensiamo!
Il Signore è un Dio di stagioni e di tempi. Per questo dobbiamo essere pronti per la nuova stagione, una stagione di maggior gloria: se non saremo pronti perderemo il raccolto. Magari noi fatichiamo a vedere tutto questo, ma sappiamo che i nostri pastori lo hanno visto, si sono allineati al progetto di Dio e noi possiamo vedere come Dio stia provvedendo per questo progetto. Siamo qui sulla terra per fare la volontà di Dio, cioè per far venire il Suo Regno! Stiamo collaborando? Oppure stiamo facendo il minimo per metterci a posto la coscienza? Abbiamo dei fratelli che stanno lavorando senza sosta per questo progetto. Loro riceveranno il loro premio. Non vogliamo anche noi il nostro premio? Tutti possiamo fare qualcosa!
Dio cerca canali per benedire in ogni ambito. Più noi diamo più siamo dei canali e Dio sa che più ci dà, più daremo perché riguarda il nostro cuore. Ma se invece non diamo, la nostra acqua si stagna e in questo caso Dio non ci darà di più perché altrimenti diventa tutto per noi. Ma Dio non è egoista e vuole che abbiamo il Suo stesso cuore.
Aggeo 2:10 Il giorno ventiquattro del nono mese, nel secondo anno di Dario, la parola del SIGNORE fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo, in questi termini: 11 «Così parla il SIGNORE degli eserciti: “Domanda ai sacerdoti che cosa dice la legge su questo argomento: 12 Se uno porta nel lembo della sua veste della carne consacrata, e con quel suo lembo tocca del pane, una vivanda cotta, del vino, dell’olio o qualsiasi altro cibo, quelle cose diventeranno forse consacrate?”» I sacerdoti risposero e dissero: «No». 13 Aggeo disse: «Se uno è impuro per aver toccato un cadavere e tocca qualcuna di quelle cose, questa diventerà impura?» I sacerdoti risposero e dissero: «Sì, diventerà impura». 14 Allora Aggeo replicò: «”Lo stesso accade con questo popolo, con questa nazione davanti a me”, dice il SIGNORE, “e con tutta l’opera delle loro mani; tutto quello che mi offrono qui è impuro.
Pochi mesi dopo Aggeo dà un’altra parola al popolo. I sacerdoti erano coloro che sapevano molto bene la legge. Quello che stava dicendo loro è che anche se stavano lavorando, mentre lo facevano si lamentavano, mormoravano rendendosi impuri e quindi tutto il lavoro che stavano facendo non era gradito da Dio. Stiamo attenti a come facciamo tutto ciò che facciamo per Dio per non rischiare di perdere il premio. Se ci lamenteremo o critichiamo la nostra offerta non sarà gradita. Ogni cosa che facciamo se sarà contaminata non porterà il frutto che desideriamo.
Abbiamo un nemico che cerca di contaminare quello che facciamo, cerca di scoraggiarci, portare in noi lamentela e mormorazione. Ma stiamo attenti non solo a noi stessi ma anche a non contagiare altri con il nostro parlare non buono.
Filippesi 4:17 Non lo dico perché io ricerchi i doni; ricerco piuttosto il frutto che abbondi a vostro conto.
L’apostolo Paolo aveva ricevuto un dono da parte di questi fratelli. Quando ci disponiamo per Dio, lavoriamo o doniamo, questo è un frutto per noi. Per tutto quello che facciamo per Dio c’è un premio. Cosa stiamo facendo per il Regno di Dio? Stiamo accumulando nel Cielo? Dio ha qualcosa per noi da fare e da donarci! Non guardiamo agli altri, occupiamoci del premio che Dio vuole dare a noi in modo personale.
Quando saremo nella nuova stagione, se non ci saremo preparati, ma anzi ci saremo lamentati e sporcati non saremo entrati nel movimento del corpo unito. Non teniamoci tutto per noi, non facciamo crescere in noi l’egoismo. Facciamo in modo che in noi ci sia l’attitudine giusta perché sarà così che Dio ci benedirà maggiormente! Nessun sacrificio fatto nel segreto è segreto davanti a Dio!