Worship Service 04.02.2024

Past. Heros Ingargiola – A chi apri la porta del cuore?

Questo è l’anno delle porte aperte e  delle nuove opportunità, aspettiamoci cose nuove da parte del Signore.

Durante il cammino cristiano ci sono delle porte che Dio apre per noi, invece ci sono porte che dobbiamo aprire noi. C’è una porta che apriamo solo noi, questa è la porta del nostro cuore.

Genesi 4: 3 Col passare del tempo, avvenne che Caino fece un’offerta di frutti della terra all’Eterno; 4 or Abele offerse anch’egli dei primogeniti del suo gregge e il loro grasso. E l’Eterno riguardò Abele e la sua offerta, 5 ma non riguardò Caino e la sua offerta. Così Caino ne fu molto irritato, e il suo viso ne fu abbattuto. 6 Allora l’Eterno disse a Caino: «Perché sei tu irritato e perché è il tuo volto abbattuto? 7 Se fai bene non sarai tu accettato? Ma se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta e i suoi desideri sono volti a te; ma tu lo devi dominare».

In questi versetti notiamo che Dio riguardò soltanto l’offerta di Abele; Caino ne fu rattristato, ma , questo ci insegna che quando dobbiamo offrire al Signore: è importante l’attitudine del nostro cuore, sì, perché possiamo fare tante cose senza l’attitudine giusta, questo non permetterà al Signore di benedirci.

Tante volte facciamo le cose per abitudine senza avere davvero fede, o se le facciamo ci lamentiamo e diamo al Signore qualcosa che è scadente. Dio nonostante tutto , manifesta il suo amore a Caino, infatti si accorse della sua condizione, e gli diede le  direttive per fare il bene, per essere approvato, avvisandolo del pericolo alle porte.

Il nostro cuore è stato creato per essere riempito dalla presenza di Dio, alla nuova nascita, lo Spirito Santo viene ad abitare nel nostro cuore, ma , tante volte però, lasciamo la porta aperta a ciò che viene dal maligno. Il nemico ci spia per poter entrare attraverso l’inganno del peccato, quindi è importante aprire il nostro cuore solo al Signore.

Genesi 19:4  Ma prima che andassero a coricarsi, gli uomini della città, gli uomini di Sodoma, circondarono la casa, giovani e vecchi, l’intera popolazione venuta da ogni dove; 5 chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono gli uomini che sono venuti da te questa notte? Portaceli fuori, affinché li possiamo conoscere!». 6 Lot uscì verso di loro davanti alla porta di casa, chiuse la porta dietro di sé e disse: 7 «Deh, fratelli miei, non comportatevi in modo così malvagio! 8 Sentite, io ho due figlie che non hanno conosciuto uomo; deh, lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi pare; ma non fate nulla a questi uomini, perché essi sono entrati sotto la protezione del mio tetto». 9 Ma essi dissero: «Fatti in là!». Poi continuarono: «Costui è venuto qui come straniero, e vuol far da giudice! Ora faremo a te peggio che a quelli!». E, spingendo Lot con violenza si avvicinarono per sfondare la porta. 10 Ma quegli uomini allungarono le loro mani e tirarono Lot in casa con loro, e chiusero la porta. 11 Colpirono quindi di cecità la gente che era alla porta della casa, dal più piccolo al più grande, cosicché si stancarono nel tentativo di trovare la porta.

Dio manda  gli angeli in veste di due uomini per salvare  Lot dal giudizio che stava per arrivare sulla città perversa di Sodoma;  notiamo bene che  a un certo punto quella gente fu  colpita da cecità e rimasero fuori dalla porta e si stancarono non potendo entrare.

Dobbiamo fare in modo che nella stessa maniera, il peccato deve rimanere cieco e non deve trovare la porta del nostro cuore, questo dipende dalla nostra integrità.

Notiamo bene che Lot abitava con gente che era  perversa, quindi in un luogo di perversione; Dio per amore di Abrahamo lo liberò da quel luogo di peccato.

Anche i credenti  oggi , sono chiamati ad uscire fuori da certi luoghi dove c’è tanta influenza demoniaca, dove vivono persone che possono influenzare la nostra vita negativamente, per non rischiare di essere avvolti dal peccato e rimanere legati. Gli Angeli hanno liberato Lot dalla malvagità di quelle persone, così oggi solo l’intervento del Signore ci libera dal peccato, non possiamo liberarci da soli.

Apocalisse 3:20 Ecco, io sto alla porta e busso; se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me. 21 A chi vince concederò di sedere con me sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi sono posto a sedere col Padre mio sul suo trono.

Gesù riprende questa chiesa, perché si  era illusa di camminare rettamente invece era diventata completamente sviata, ma nonostante tutto questo, il Signore bussa alla porta per poter entrare, questo significa che Dio è misericordioso, Egli non ci lascia cadere nelle mani del nemico, non ci lascia errare senza avvertirci,  ma , con amore bussa alla porta del nostro cuore affinché Lui possa entrare.

Gesù è il capo della chiesa, Egli ha la chiave ma, vuole essere ascoltato, vuole avere intimità, infatti poter  cenare assieme al Signore è sinonimo di comunione, per questo bussa.

Gesù ci promette che se gli apriamo lui entrerà nel nostro cuore, ma tante volte noi credenti siamo presi da tante cose e non gli apriamo.

2 Corinzi 13:13 La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.

Sette significati della parola comunione:

  1. Presenza
  2. Avere comunione (l’acqua nel deserto che porta vita).
  3. Condividere insieme
  4. Partecipazione (lo Spirito Santo vuole renderci partecipe della sua opera).
  5. Intimità (il Suo amore è stato sparso dentro il nostro cuore).
  6. Amicizia (Egli vuole essere l’ amico migliore)
  7. Vivere alla dipendenza del Re. (Egli comanda e noi ubbidiamo).

Il Signore invita la chiesa  a tornare a Lui con tutto il nostro cuore perché Egli ama la sua sposa.

Cantici 5:2 Io dormivo, ma il mio cuore vegliava. Sento la voce del mio diletto, che picchia e dice: «Aprimi, sorella mia, amica mia, colomba mia, mia perfetta, perché il mio capo è pieno di rugiada, e i miei riccioli di gocce della notte».