Worship service 24.12.2017

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AMORE = PREGHIERA

Past. Evangelista Heros Ingargiola

La vita di preghiera di un figlio di Dio è il riflesso dell’amore che si ha per Lui. Quando si ama qualcuno, si ha altresì il desiderio di condividere del tempo insieme. La prima conseguenza dell’amore è uno stile di vita di preghiera e di intimità con il Padre celeste.

I Corinzi 12.31 Ora voi cercate ardentemente i doni maggiori; e vi mostrerò una via ancora più alta.
Tutto quello che si svolge per il regno di Dio deve essere sempre motivato dall’amore di Dio. Quando cresciamo nella rivelazione dell’amore di Dio per le nostre vite impariamo di conseguenza ad amare anche coloro che ci circondano.
L’amore del Padre non si può comprendere con i sensi naturali ma solo attraverso la rivelazione che Lui stesso dà. L’amore che si nutre nei suoi riguardi bisogna dimostrarlo in modo pratico non solo con le parole. Le parole infatti influenzano ma i fatti cambiano la relazione che si ha con il Padre.

Matteo 26.6-13 Ora, essendo Gesù in Betania, in casa di Simone il lebbroso,gli si avvicinò una donna con un alabastro di olio profumato di gran prezzo, e lo versò sul suo capo, mentre egli era a tavola.Visto ciò, i suoi discepoli s’indignarono e dissero: «Perché mai questo spreco?Quest’olio, infatti, si poteva vendere a gran prezzo e darne il ricavato ai poveri». Ma Gesù, conosciuto ciò, disse loro: «Perché mai infastidite questa donna? Ella infatti ha compiuto una buona azione verso di me. Perché avrete sempre i poveri con voi, ma non avrete sempre me. Poiché, versando questo olio profumato sul mio corpo, ella lo ha fatto per preparare il mio corpo per la sepoltura. Io vi dico in verità, che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo evangelo, si racconterà anche ciò che costei ha fatto, in memoria di lei».
Che valore ha Gesù per noi? Perchè la dimostrazione del nostro amore si misura con la nostra disponibilità ad offrire per Lui. Cosa possiamo offrire a Dio? L’offerta riguarda il nostro tempo, le nostre attenzioni e il desiderio di stare con il nostro Signore. In questo episodio della scrittura possiamo analizzare che questa donna superò tutte le barriere che la separavano da Gesù e gli offrì la sua dote matrimoniale; essa rapprentava per una donna il meglio che potesse avere. Il suo gesto ci fa comprendere che ella riconobbe in Gesù non solo il Maestro ma anche il Salvatore del mondo.
Geremia 31.3 Molto tempo fa l’Eterno mi è apparso, dicendo: «Sì, ti ho amata di un amore eterno; per questo ti ho attirata con benevolenza.
Il vero amore è sempre dimostrato praticamente, come Dio ha fatto con ciascuno di noi. Spesso desideriamo essere amati ma senza onorare il Signore, noi possiamo onorarlo in diversi modi: uno di questi è consacrando e dedicando interamente la nostra vita a Lui.
Matteo 6.6 Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, chiudi la tua porta e prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà pubblicamente.
Quando si sta alla presenza di Dio si offre a Lui tempo, dedicazione, adorazione e questo permette non solo di avere una nuova rivelazione di chi è Dio ma anche di cambiare la prospettiva della nostra vita, acquisendo i pensieri di Cristo. Il nostro successo inizia nella nostra cameretta, cioè quando stiamo in intimità con Dio. Non si può avere successo senza pagare un prezzo; quando onoriamo Dio allo stesso modo anche Lui ci onorerà.
Quando a volte vediamo il successo nella vita degli altri, pensiamo che noi stiamo fallendo, ma questa è solo un’immagine distorta e falsa a causa della scarsa rivelazione dell’amore di Dio nella nostra vita. Dio desidera che tutti i suoi figli possano avere successo in ogni area della propria vita.
Analizziamo alcuni degli effetti della vita di preghiera di Gesù:
I cieli si aprivano.
Luca 1.9-10 secondo l’usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio del Signore per bruciare l’incenso. Intanto l’intera folla del popolo stava fuori in preghiera, nell’ora dell’incenso.
Matteo 3.16-17 E Gesù, appena fu battezzato, uscì fuori dall’acqua; ed ecco i cieli gli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui;ed ecco una voce dal cielo, che disse: «Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto».
Il potere di Dio era presente per guarire gli infermi.

Luca 5.17 Or un giorno avvenne che, mentre egli insegnava, erano presenti, seduti, dei farisei e dei dottori della legge, i quali erano venuti da tutti i villaggi della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era con lui, per compiere guarigioni.
Se desideriamo vedere la potenza di Dio nella nostra vita dobbiamo avere una vita di preghiera; non si può avere unzione senza adorazione.

Luca 4.13-14 E, quando il diavolo ebbe finito ogni tentazione, si allontanò da lui, fino ad un certo tempo.E Gesù, nella potenza dello Spirito, se ne ritornò in Galilea e la sua fama si sparse per tutta la regione all’intorno.

Matteo 9.18-22 Mentre egli diceva loro queste cose, uno dei capi della sinagoga si avvicinò e si inchinò davanti a lui, dicendo: «Mia figlia è morta proprio ora, ma vieni, metti la mano su di lei ed ella vivrà». E Gesù, alzatosi, lo seguì insieme ai suoi discepoli. Ed ecco una donna, affetta da un flusso di sangue già da dodici anni, gli si accostò di dietro e toccò il lembo della sua veste. Perché diceva fra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare la sua veste, sarò guarita». Gesù, voltatosi e vedutala, le disse: «Fatti animo, figliola; la tua fede ti ha guarita». Da quell’ora la donna fu guarita.
Quando si sta con l’Unto la nostra vita viene unta. Avere una vita di preghiera permette all’unzione di Dio di invadere la nostra vita e di essere ripieni di essa per potere raggiungere coloro che ci circondano.
Si crea un’atmosfera di miracoli. Se non si prega le circostanze attorno a noi non possono cambiare ma quando si ha intimità con il Padre si vive in un’atmosfera soprannaturale.
Atti 10.38 come Dio abbia unto di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il quale andò attorno facendo del bene e sanando tutti coloro che erano oppressi dal diavolo, perché Dio era con lui.
Tutto quello che Gesù fece nel suo ministero terreno, lo fece come uomo e portava il soprannaturale dovunque andava. Non possiamo confondere il talento con l’unzione o la positività con la fede, la vita soprannaturale si può vivere solo con una reale intimità con il Padre.
Marco 1.35 Poi il mattino seguente, essendo ancora molto buio, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo solitario e là pregava.
Luca 5.16 Ma egli si ritirava in luoghi solitari e pregava.
Gesù aveva compreso che per potere dare agli altri aveva la necessità di stare in preghiera con il Padre.
Luca 22.41-44 E si allontanò da loro, circa un tiro di sasso e, postosi in ginocchio, pregava, dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia volontà, ma la tua». Allora gli apparve un angelo dal cielo per dargli forza. Ed egli, essendo in agonia, pregava ancor più intensamente; e il suo sudore divenne simile a grumi di sangue che cadevano a terra.
Anche nel momento più duro della sua vita Gesù riconobbe il suo bisogno di pregare. A volte le circostanze che viviamo sono uno mezzo che permettono alla nostra vita di cambiare.
La vita di preghiera porta rivelazione e accesso all’ambito spirituale, permettendoci di conoscere i misteri della Parola di Dio.
I corinzi 2.9-14 Ma come sta scritto: «Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d’uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano». Dio però le ha rivelate a noi per mezzo del suo Spirito, perché lo Spirito investiga ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi tra gli uomini, infatti, conosce le cose dell’uomo, se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così pure nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio. Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. Di queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali con parole spirituali. Or l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché sono follia per lui, e non le può conoscere, poiché si giudicano spiritualmente.
Se non si ha comunione con Dio non si può avere rivelazione.
Luca 18.1 Poi propose loro ancora una parabola, per mostrare che bisogna continuamente pregare senza stancarsi.
Gesù insegnò ai suoi discepoli a pregare e a perseverare nella preghiera. Dio ci ha creato per avere comunione con Lui sempre, non soltanto quando si è nel bisogno o in un momento difficile della propria vita. La preghiera non è un optional ma è il respiro dei figli di Dio, quindi impariamo a stare alla Sua presenza per il piacere di adorarlo e di esaltarlo.
Facciamo crescere in noi il desiderio di entrare in una profonda rivelazione dell’amore di Dio e impariamo ad avere una comunione costante con Lui affinchè Lui possa onorarci permettendoci di avere successo in ogni area della nostra vita.