Worship Service 02.02.2025

Pastore Heros Ingargiola – Il processo a Ghilgal  (PT.1)

Giosuè aveva vissuto per tanti anni accanto a Mosè imparando molto, aveva un bel cuore, una buona attitudine ed era innamorato della presenza di Dio.

Dopo che Mosè morì, Giosuè, dovette prendere in mano le redini di una nazione.

E mentre Mosè fu chiamato a liberare il popolo di Dio, Giosuè aveva ricevuto un ministero di conquista (cioè entrare nei territori e prenderne possesso in accordo a quello che Dio aveva stabilito e promesso).

Giosue 3:1 «Giosuè si alzò  la mattina di buon’ora, e con tutti i figli d’Israele partì da Sittim. Essi arrivarono al Giordano, e là si fermarono, prima di oltrepassarlo. 2 Dopo tre giorni, gli ufficiali percorsero l’accampamento, 3 e diedero quest’ordine al popolo: «Quando vedrete l’arca del patto del SIGNORE vostro Dio, portata dai sacerdoti levitici, partirete dal luogo dove siete accampati, e andrete dietro ad essa. 4 Per , vi sarà tra voi e l’arca la distanza di circa duemila cubiti; non vi avvicinate ad essa, affinché possiate veder bene la via per la quale dovete andare; poiché non siete mai passati per questa via». 5 Giosuè disse al popolo «Santificatevi, poiché domani il SIGNORE farà meraviglie in mezzo a voi». 6 Poi Giosuè disse ai sacerdoti: «Prendete in spalla l’arca del patto e passate davanti al popolo». Ed essi presero in spalla l’arca del patto e camminarono davanti al popolo.»

La generazione che era con Mosè morì nel deserto a causa della loro incredulità; ma la nuova generazione che era con Giosuè stava per incamminarsi in una nuova prospettiva.

Prima di entrare a Ghilgal, Dio diede delle direttive e disse al popolo attraverso Giosuè di santificarsi.

È importante comprendere quali sono le intenzioni e i propositi di Dio.

Dio non cambia mai il suo progetto originale e le sue intenzioni siamo noi siamo chiamati a comprendere quello che Lui vuole fare.

La Bibbia dice che il popolo perisce per mancanza di conoscenza, infatti, dove c’è visione e oracolo il popolo non diventa sfrenato (sfrenato: vivere in base a quello che si vuole e vivere nel disordine).

Chi non cammina nell’ordine perde l’opportunità di realizzare il proposito di Dio. Il corpo di Cristo è tutto ben collegato e ogni parte che Dio ha stabilito è perfettamente sincronizzata. Ognuno di noi deve occupare il suo posto e stare in ordine per poter vedere il progetto di Dio adempiersi.

Santificarsi significa: appartarsi e separarsi dalle cose mondane e che il diavolo offre, per potersi concentrare su Dio e sulle cose che Lui vuole fare.

Noi non siamo parte di questo mondo. Nel nostro sangue scorre il DNA di Dio.

La chiave che Dio ci dà per conquistare nuovi territori non è integrità, doni.. ma è la santificazione. Assicuriamoci sempre di essere in una condizione di santità e non permettiamo a niente di contaminarci.

Così Giosuè stava per entrare in un luogo nuovo.

Ci sono nuove cose che Dio vuole fare nella nostra vita come mai è avvenuto prima.

La santità permette alla manifestazione della presenza di Dio di arrivare.

Siamo chiamati a santificarci per poter camminare con Dio.

Fin dalla genesi Dio parla di santificazione.

Dio diede ad Adamo il comando di non mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male ma Adamo, anziché camminare nell’ordine di Dio, scelse di fare a modo suo. Satana con inganno e in modo sottile ha contaminato la natura santa che era in Adamo.

Levitico 19:2 «Parla a tutta la comunità dei figli d’*Israele, e di’ loro: “Siate santi, perché io, il Signore vostro Dio, sono santo.»

Santo significa anche sacro.

Tutto ci  che appartiene a Dio deve santificarsi.

La santità quindi, deve essere la nostra priorità.

Noi non siamo santi per le nostre opere, ma siamo santi perché la presenza di Dio vive dentro di noi e ci rende santi.

Dobbiamo custodire ed essere gelosi della presenza di Dio che è dentro di noi.

Non c’è nulla che è più prezioso della presenza di Dio nella nostra vita.

Non possiamo contaminarci. Esistono diversi tipi di contaminazione: nello spirito, nell’anima e nel corpo.

Non dobbiamo permettere a niente di sporcare la bellezza della presenza di Dio che è dentro di noi.

Possiamo sporcarla attraverso il peccato (ad esempio: peccati nell’area sessuale, bugie, parlare male, pensieri brutti, ascoltare parole negative,…).

La presenza di Dio è sacra e dobbiamo proteggerla dentro di noi.

C’è un combattimento spirituale e le nostre battaglie non sono contro carne e sangue, ma contro principati, potestà e dominatori di tenebre.

Tutto quello che si vuole elevare sopra la conoscenza di Cristo deve essere sottomesso alla verità della Parola di Dio.

Satana è il nemico della nostra santità, e arriva con l’intenzione di contaminarci e levarci la possibilità di essere uno con Dio. Vuole farci vivere da soli senza Dio… perché Satana sa cosa c’è nella Gloria e sa cosa c’è senza Dio.

La nostra vita senza Dio è un disastro.

Possiamo fare tantissime cose anche per Dio, ma se perdiamo la presenza di Dio abbiamo fallito.

1 Corinzi 3:17 «Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi.»

Il primo luogo che lui ha profanato è stato il cielo, il secondo è il giardino dell’Eden, poi ha cercato di profanare Gesù; e adesso sta cercando di profanare il tempio di Dio che è la sua chiesa. Chi guasterà il tempio di Dio, Dio guasterà Lui. Così nel nostro combattimento per proteggere la santità dentro di noi, abbiamo qualcuno al nostro fianco che è Dio.

Se lasciamo entrare Satana nella nostra vita, noi siamo suoi complici.

Satana è: ambiguo, sottile, bugiardo, fasullo e ipocrita, ed è il padre della menzogna. Quando camminiamo nella menzogna stiamo camminando a braccetto con il padre della menzogna.

La distruzione inizia nel momento in cui lo Spirito Santo si ritira da noi perché abbiamo lasciato entrare Satana nel nostro cuore. E in quel momento rimaniamo soli senza Dio.

Dobbiamo custodire con la nostra stessa vita la presenza di Dio.

Il proposito e il piano di Dio per noi è eterno; e il piano di Dio per noi è la santità.

La santità è la natura stessa di Dio. Dio ci vuole come Lui.

Isaia 4:2 «In quel giorno, il germoglio del Signore sarà lo splendore e la gloria degli scampati d’*Israele, e il frutto della terra sarà il loro vanto e il loro ornamento. 3 Avverrà che i sopravvissuti di

*Sion e i superstiti di *Gerusalemme saranno chiamati santi: chiunque, cioè, in Gerusalemme sarà iscritto tra i vivi,»

Quando nasciamo di nuovo il nostro nome viene scritto nel registro dei santi.

Gesù è il germoglio dell’eterno (verso 2), e il suo obbiettivo è quello di dare inizio ad una nuova stirpe eletta, santa e che proclamerà le meraviglie del Signore.

Isaia 11:1 «Poi un ramo uscirà dal tronco d’*Isai, e un rampollo spunterà dalle sue radici.»

In questo verso si sta parlando della progenie di Gesù.

Gesù sulla croce ha lavato i nostri peccati, e il suo sangue ha purificato la nostra vita. Ma a noi il compito di custodire la presenza di Dio dentro di noi.

Ecco perché la bibbia ci dice che quando commettiamo un peccato è importante andare davanti a Dio e confessare il nostro peccato chiedendogli perdono. Il peccato è il vomito del diavolo, e il Signore deve pulire quel vomito e quella sporcizia che ci contamina ogni volta che pecchiamo.

Efesini 1:4 «In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui,»

La nostra chiamata è la santificazione.

Giuda 1:24 «A colui che può  preservarvi da ogni caduta e farvi comparire irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria,»

Abbiamo bisogno di Dio per camminare nella santità; e abbiamo bisogno di lottare affianco a Lui contro ogni attacco demoniaco e peccato che il diavolo cerca di offrirci.

Dio vuole averci con se, e un requisito che dobbiamo avere per stare con Lui è la santità, che ci permette di stare con Lui senza colpa e senza macchia.

Un giorno quando saremo davanti a Dio, come sarà la nostra veste?

Quando camminiamo in santità stiamo proteggendo il nostro abito dalle macchie. Le macchie provocano vergogna.

Quando viviamo nel peccato stiamo vivendo nella doppiezza, nell’ipocrisia. Questo è un cristianesimo fasullo.

Il nostro abito ha bisogno di essere purificato dal fuoco. La presenza di Dio è anche un fuoco che purifica. Dio vuole lavare le nostre vesti, darci una nuova possibilità di camminare in santità, e togliere da noi la vergogna.

La santità è nel nostro spirito, ma siamo noi ad estenderla nel nostro corpo. Noi decidiamo di fare vivere il nostro corpo e la nostra anima in santità.

Nel momento in cui il diavolo contamina il nostro spirito, questa contaminazione influenzerà la nostra anima e il nostro corpo.

Se non ci santifichiamo verremo squalificati dal progetto di Dio.

La terra ha bisogno di uomini e donne santi.

Questa è l’era della santità.

Che la santità di Dio avanzi e abbia la vittoria.

Apocalisse 22:11 «Chi è ingiusto continui a praticare l’ingiustizia; chi è impuro continui a essere impuro; e chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è santo si santifichi ancora». 12 «Ecco, io vengo presto e con me avrò la mia ricompensa da dare a ciascuno secondo le sue opere. 13 Io sono l’alfa e l’omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine. 14 Beati quelli che lavano le loro vesti per aver diritto all’albero della vita e per entrare per le porte della città!»