L’ incontro di Natanaele con Gesù
Pastore Heros Ingargiola
Il culto di domenica è stato come sempre meraviglioso e il verso che ha dato inizio alla parola è stato il Salmo 11:4 L’Eterno è nel suo tempio santo; l’Eterno ha il suo trono nei cieli; i suoi occhi vedono, le sue palpebre scrutano i figli degli uomini.
Dio osserva e sta guardando dal cielo, Egli scruta ogni cosa e nessuna cosa gli è nascosta perché Lui conosce tutte le nostre azioni, le attitudini del nostro cuore.
Il Signore non si è dimenticato di noi, il Suo sguardo amorevole non giudica o condanna, ma è pieno di amore e compassione verso i Suoi figli; un tempo eravamo nel peccato e nella morte, ma ora noi siamo nella vita eterna di Dio, il Signore ci ha preso dalle tenebre e ci ha trasportato nel Regno del Suo amato Figlio, dove ci sono tutte le ricchezze e le benedizioni di cui abbiamo bisogno.
Giovanni 1: 43 Il giorno seguente, Gesù desiderava partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi».
Gesù trova Filippo e lo chiama a seguirlo; così anche noi siamo stati cercati e scelti da Gesù che ci ha scelti fin dalla fondazione del mondo e nel tempo stabilito da Dio ci ha trovato.
Salmo 31: 8 Io ti ammaestrerò e ti insegnerò la via per la quale devi camminare; io ti consiglierò e avrò il mio occhio su di te.
Tanti pensano che Dio si dimentica di loro, ma il Suo sguardo è su di noi e nel tempo perfetto di Dio, Lui opererà potentemente. Il Signore ha tutto sotto controllo, Lui è Onnipresente, Onnisciente e Onnipotente.
Giovanni 1 :43 Il giorno seguente, Gesù desiderava partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi». 44 Or Filippo era di Betsaida, la stessa città di Andrea e di Pietro. 45 Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui, del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, il figlio di Giuseppe». 46 E Natanaele gli disse: «Può venire qualcosa di buono da Nazaret?». Filippo gli disse: «Vieni e vedi». 47 Gesù vide venirgli incontro Natanaele e disse di lui: «Ecco un vero Israelita, in cui non c’è inganno». 48 Natanaele gli disse: «Come fai a conoscermi?». Gesù gli rispose, dicendo: «Ti ho visto quando eri sotto il fico, prima che Filippo ti chiamasse». 49 Natanaele, rispondendogli, disse: «Maestro, tu sei il Figlio di Dio; tu sei il re d’Israele». 50 Gesù rispose e gli disse: «Poiché ho detto di averti visto sotto il fico, tu credi; vedrai cose maggiori di queste». 51 Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico che da ora in poi vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo.
Quando il Signore si spostava e partiva da un posto ad un altro, non era a caso; Egli si muoveva perché sapeva bene da parte del Padre che c’erano degli appuntamenti divini.
La scrittura dice che Gesù trovò Filippo, questo ci fa comprendere che Lui lo ha cercato prima di trovarlo. Anche noi siamo stati cercati dal Signore e ci ha trovati, il Suo occhio è su di noi. Anche quando stiamo affrontando delle tempeste, sappiamo bene che il suo sguardo è su di noi.
Gesù trovò Filippo e gli disse : << Seguimi>>. Questa è stata una chiamata e una scelta specifica per un uomo in un tempo specifico.
Il Signore chiama ancora oggi uomini e donne con una chiamata specifica, unica e inconfondibile; quindi non dobbiamo entrare in competizione con gli altri, perché Dio ci sceglie specificamente ognuno di noi.
Continuando a leggere il brano leggiamo che Filippo trovò Natanaele; ci chiediamo: non poteva direttamente il Signore trovare Natanaele? Perché Gesù si usa di Filippo? La risposta è semplice: Dio Padre aveva stabilito per Filippo questa opera da compiere; questo ci fa comprendere che le persone non si convertono da sole ma c’è bisogno di chi parli di Gesù agli uomini.
La chiesa deve crescere e maturare, quindi siamo chiamati a dare agli altri quello che abbiamo ricevuto dal Signore, siamo chiamati a invitare con semplicità come ha fatto Filippo, dicendo: <<vieni e vedi!>> affinché le persone possano gustare quanto è buono e meraviglioso Dio e credano in Lui e si convertano. Gesù ci ha scelto affinché compiamo le Sue opere.
Esaminando la risposta di Natanaele all’invito di Filippo, ci accorgiamo che aveva molti pregiudizi. Natanaele era un uomo molto preparato sulla legge di Dio e, come israelita, conosceva bene i precetti. Questo ci dimostra che la sola conoscenza della legge o la religione in genere non ci dà chiarezza e rivelazione di chi è veramente Gesù.
Oggi il mondo continua a vedere la Chiesa di Cristo con pregiudizio, giudicando erroneamente servi di Dio, criticando gli uomini che sono unti, questo accade perché non si ha la rivelazione. Il nostro Pastore ha posto infatti delle domande alla chiesa: <<Quanti sono disposti a subire dagli altri le loro critiche? Quanti sono pronti a sopportare le accuse e la falsità? >>.
Giovanni 1:47 Gesù vide venirgli incontro Natanaele e disse di lui: «Ecco un vero Israelita, in cui non c’è inganno».
Gesù appena vide quest’uomo di nome Natanaele, gli dà delle parole specifiche che cambiarono i pregiudizi.
Giovanni 1: 48 Natanaele gli disse: «Come fai a conoscermi?». Gesù gli rispose, dicendo: «Ti ho visto quando eri sotto il fico, prima che Filippo ti chiamasse».
Era solito degli Ebrei mettersi sotto il fico quando pregavano, quindi anche Natanaele stava pregando il Signore, il suo cuore era effuso; le parole di Gesù sono state una risposta alle sue preghiere che gli diedero rivelazione.
Se Gesù fa parte della nostra vita, è perché Lui si è rivelato a noi, perché senza rivelazione non ci può essere la conoscenza di Dio; infatti come Natanaele che conosceva e studiava la legge di Dio, così oggi tante persone anche se leggono la Bibbia o vanno in una chiesa, non hanno rivelazione di chi è Gesù e non conoscono la verità della Sua Parola.
C’è corrispondenza con un altro episodio del Vangelo, dove Gesù maledice un albero di fico pieno di foglie ma senza frutto. Questo ci parla della religiosità di tante persone, che tengono solo una conoscenza mentale di Gesù, ma senza sostanza.
Nella Bibbia leggiamo che la lettera uccide ma lo Spirito dà vita. Il Signore Gesù non vuole vedere foglie nella nostra vita ma il frutto; Gesù vuole vedere nella nostra vita un stagione di abbondanza.
L’albero di fico è una pianta medicamentosa, il popolo d’Israele usava questa pianta per curare le ulcere, così oggi la Chiesa di Cristo svolge questo compito di curare le ferite dell’anima delle persone.
Il pastore ha parlato anche delle radici dell’albero di fico, che sono fondamentali per portare frutto; siamo pronti a sopportare il pregiudizio degli altri? Dio sta formando una chiesa stabile in un fondamento, che ci permettono di stare fermi, senza vacillare a destra e sinistra.
Così Natanaele incontra Gesù che gli dà rivelazione della Parola vivente.
La rivelazione della Parola di Dio è progressiva; non cadiamo nell’errore di pensare di sapere tutto della Parola. La rivelazione di Dio produce sempre manifestazione e ti permette di entrare nel tempo perfetto di Dio.
Salmo119:160 La somma della tua parola è verità; e tutti i tuoi giusti decreti durano in eterno.
Le persone che credono di sapere tutto della Parola di Dio, spesso cadono nel pregiudizio verso gli altri.
Abbiamo bisogno della Sua rivelazione, affinché conosciamo per esperienza tutto ciò che è Gesù.
Zaccaria 3:10 In quel giorno», dice l’Eterno degli eserciti, «ognuno di voi inviterà il suo vicino sotto la sua vite e sotto il suo fico».
È arrivato il tempo che ognuno di noi deve invitare il proprio vicino ad incontrare Gesù dicendo: <<vieni e vedi! >>.