Pastore Heros Ingargiola
INDENTEDERE LE SETTANTA SETTIMANE DI DANIELE (PT.1)
Daniele 9:23 All’inizio delle tue suppliche è uscita una parola e io sono venuto per fartela
conoscere, perché tu sei grandemente amato.
Una dimostrazione dell’amore che Dio ha per noi è la risposta alle nostre preghiere.
Daniele supplicava l’Eterno ma, già sin dall’inizio il Signore aveva mandato il suo
messaggero per far conoscere la risposta.
Daniele 9:20 stavo ancora parlando, pregando e confessando il mio peccato e il peccato del
mio popolo d’Israele e presentavo la mia supplica davanti all’Eterno, il mio DIO, per il monte
santo del mio DIO, 21 sì, mentre stavo ancora parlando in preghiera, quell’uomo Gabriele, che
avevo visto in visione all’inizio, mandato con rapido volo, mi raggiunse verso l’ora dell’oblazione
della sera. 22 Egli mi ammaestrò, mi parlò e disse: «Daniele, io sono venuto ora per metterti in
grado di intendere. 23 All’inizio delle tue suppliche è uscita una parola e io sono venuto per
fartela conoscere, perché tu sei grandemente amato. Fa’ dunque attenzione alla parola e intendi
la visione:
Matteo 6:8 Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno,
prima che gliele chiediate.
Bisogna pregare in ogni tempo sia quando le cose vanno bene, sia quando attraversiamo
tempi difficili; il Padre già sa tutte le cose che abbiamo di bisogno, la preghiera serve per
prendere dal Cielo e portare sulla terra attraverso la fede.
Il Padre risponde alle nostre preghiere in maniera diversa, a volte subito, altre ci vuole più
tempo; a volte quando siamo nella comune adunanza altre quando siamo a casa o
altrove; il Signore ci parla come vuole nella sua sovranità.
Isaia 64: 24 E avverrà che prima che mi invochino io risponderò, staranno ancora parlando che
io li esaudirò.
Daniele stava pregando in un orario specifico cioè nell’ora sacrificale, sappiamo che
quando è il tempo delle feste di Dio i portali del cielo sono aperti.
Daniele ricevette subito la risposta perché il canale del cielo era aperto su di lui, quindi
non c’era nessuna ostruzione e il nemico potè fare nulla per impedirlo. Infatti satana
cerca di ostacolare le preghiere ma quando i cieli sono aperti la risposta è immediata.
Daniele 9:24 Settanta settimane sono stabilite per il tuo popolo e per la tua santa città, per far
cessare la trasgressione, per mettere fine al peccato, per espiare l’iniquità, per far venire una
giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo.
La scrittura in Daniele riguarda un argomento escatologico, cioè parla di cose che
dovranno avvenire. Le settanta settimane sono in realtà 490 anni perché nel linguaggio
ebraico le settimane non sono giorni ma anni.
Dobbiamo ricordarci che Israele è l’orologio di Dio, il Signore manifesta la sua sovranità e
compie i suoi decreti nei tempi rispettando il calendario delle feste Ebraiche.
Oggi queste scritture devono ammaestrarci sui tempi di Dio, su quello che è già accaduto
e quello che deve accadere, per essere ben preparati e intendere il tempo e ciò che sta
accadendo nel mondo.
Daniele 9:25 Sappi perciò e intendi che da quando è uscito l’ordine di restaurare e ricostruire
Gerusalemme fino al Messia, il principe, vi saranno sette settimane e altre sessantadue settimane;
essa sarà nuovamente ricostruita con piazza e fossato, ma in tempi angosciosi.
Questa profezia si è adempiuta perfettamente, infatti Gerusalemme fu ricostruita e il
Messia atteso dal popolo d’Israele fece l’ingresso trionfale cavalcando un puledro
proprio nel giorno della festa di Pasqua, esattamente dopo 490 anni che era stata data
la risposta a Daniele da parte dell’Arcangelo.
Matteo 12: 12 Il giorno seguente, una grande folla che era venuta alla festa, udito che Gesù
veniva a Gerusalemme, 13 prese dei rami di palme e uscì incontro a lui, gridando: «Osanna!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!». 14 E Gesù, trovato un asinello, vi
montò sopra come sta scritto: 15 «Non temere, o figlia di Sion; ecco, il tuo re viene, cavalcando un
puledro d’asina».
Il primo decreto che Dio diede al quel tempo è: Gerusalemme sarà ricostruita
Daniele 9:26 Dopo le sessantadue settimane il Messia sarà messo a morte e nessuno sarà per
lui. E il popolo di un capo che verrà distruggerà la città e il santuario; la sua fine verrà con
un’inondazione, e fino al termine della guerra sono decretate devastazioni
Gesù dopo essere acclamato come Re, in Gerusalemme viene arrestato e messo a
morte dal popolo.
Il primo decreto che troviamo in queste scritture è che Gerusalemme doveva essere
ricostruita. Quando Dio decreta la Sua Parola, questa, si realizza perfettamente come
Egli ha proclamato. Nessuno può contrastare la sovranità della sua volontà, e questo
vale ancora oggi. Se Dio ti ha dato una parola o un decreto si realizzerà e non tarderà!
Esdra 1:1 Nel primo anno di Ciro, re di Persia, affinché si adempisse la parola dell’Eterno
pronunciata per bocca di Geremia, l’Eterno destò lo spirito di Ciro, re di Persia, perché facesse un
editto per tutto il suo regno e lo mettesse per iscritto, dicendo: 2 «Così dice Ciro, re di Persia:
L’Eterno, il DIO dei cieli, mi ha dato tutti i regni della terra. Egli mi ha comandato di edificargli
una casa a Gerusalemme, che è in Giuda. 3 Chi di voi appartiene al suo popolo? L’Eterno, il suo
DIO, sia con lui; salga a Gerusalemme, che è in Giuda, e ricostruisca la casa dell’Eterno, DIO
d’Israele, il DIO che è in Gerusalemme.
Ciro, re di Persia, venne usato da Signore per far ricostruire il Tempio a Gerusalemme.
Se noi non crediamo nella Parola dell’Onnipotente rischiamo di essere tagliati fuori e il
Dio userà altri per adempiere il suo volere, proprio come ha fatto in passato.
Se la chiesa si addormenta, Dio desterà altri per compiere il suo volere.
Dio ci avvisa di volta in volta, perché stiamo entrando in tempi profetici e di visitazione.
Chi ascolta e presta attenzione alla Sua Parola adempirà il proposito di Dio e vivrà
nell’abbondanza.
Esdra6: 6 Ora dunque, Tattenai, governatore della regione oltre il Fiume, ScetharBoznai e
vostri colleghi, Afarsekiti, che sono oltre il Fiume, tenetevi lontani quel luogo! 7
Lasciate proseguire il lavoro di questa casa di Dio; il governatore dei Giudei e gli anziani dei
Giudei ricostruiscano questa casa di Dio nel suo luogo. 8 Inoltre emetto un ordine riguardo a ciò
che dovete fare per questi anziani dei Giudei nella ricostruzione di questa casa di Dio: a questi
uomini siano pagate le intere spese delle entrate del re provenienti dalle tasse raccolte oltre il
Fiume, affinché i lavori non siano interrotti. 9 Le cose necessarie per gli olocausti al Dio del cielo:
torelli, montoni, agnelli, assieme al frumento, sale, vino, olio, siano consegnate loro giorno per
giorno, senza mai venir meno in base alle richieste dei sacerdoti che sono in Gerusalemme, 10
affinché offrano sacrifici di odore soave al Dio del cielo e preghino per la vita del re e dei suoi
figli. 11 Ho pure dato ordine che se qualcuno altera questo decreto, si tolga una trave dalla sua
casa, la si rizzi ed egli vi sia appeso; e la sua casa sia ridotta in un immondezzaio a motivo di
questo. 12 Il Dio che ha fatto dimorare là il suo nome distrugga ogni re e ogni popolo che osa
stendere la sua mano per alterare questo o per distruggere la casa di Dio che è in Gerusalemme!
Io Dario ho emanato questo decreto; sia eseguito con accuratezza».
Nel 517 a. c. il Signore attraverso il Re Dario emana un altro decreto, usa questo uomo di autorità
per completare i lavori per realizzare la casa di Dio, provvedendo tutto il necessario affinché tutto
venisse adempiuto come il Signore gli aveva comandato.
Esdra 7:11 Ecco la copia della lettera che il re Artaserse consegnò al sacerdote Esdra, lo
scriba, uno scriba esperto nei comandamenti dell’Eterno e nei suoi statuti dati a Israele: 12
<Artaserse, re dei re, al sacerdote Esdra, uno scriba esperto nella legge del DIO del cielo. Salute,
eccetera. 13 Io ho emanato un decreto che chiunque del popolo d’Israele e dei suoi sacerdoti e
Leviti nel mio regno ha liberamente deciso di andare a Gerusalemme, può venire con te. 14 Infatti
tu sei mandato da parte del re e dai suoi sette consiglieri per fare indagini in Giuda e a
Gerusalemme intorno alla legge del tuo Dio, che è nelle tue mani, 15 e per portare l’argento e
l’oro che il re e i suoi consiglieri hanno spontaneamente offerto al Dio d’Israele, la cui dimora è a
Gerusalemme, 16 e tutto l’argento e l’oro che potrai trovare in tutta la provincia di Babilonia,
insieme all’offerta volontaria, fatta spontaneamente dal popolo e dai sacerdoti per la casa del
loro Dio a Gerusalemme. 17 Perciò con questo denaro tu avrai cura di comprare torelli, montoni e
agnelli con le loro offerte di cibo e libazioni, e li offrirai sull’altare della casa del vostro Dio che è a
Gerusalemme. 18 Quanto al resto dell’argento e dell’oro, farete ciò che sembrerà bene a te e ai
tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio. 19 Anche gli utensili che ti sono dati per il servizio
della casa del tuo Dio, rimettili davanti al Dio di Gerusalemme. 20 Per qualsiasi altro bisogno della
casa del tuo Dio che spetta a te di provvedere, lo provvederai a spese del tesoro reale. 21 Io, il re
Artaserse, do ordine a tutti i tesorieri della regione oltre il Fiume: tutto ciò che chiederà il
sacerdote Esdra, lo scriba della legge del Dio del cielo, sia eseguito prontamente, 22 fino a cento
talenti d’argento, cento cori di grano, cento bati di vino, cento bati di olio e sale in quantità
illimitata. 23 Tutto quello che è comandato dal Dio del cielo venga eseguito diligentemente per la
casa del Dio del cielo. Perché l’ira dovrebbe venire sul regno del re e dei suoi figli? 24 Inoltre vi
rendiamo noto che non è lecito riscuotere tributo, imposta o pedaggio da alcuno dei sacerdoti,
Leviti, cantori, portinai, Nethinei e servi di questa casa di Dio. 25 E tu, o Esdra, secondo la sapienza
del tuo Dio, che tu possiedi, stabilisci magistrati e giudici che amministrino la giustizia a tutto il
popolo che si trova nella regione oltre il Fiume, a tutti quelli che conoscono le leggi del tuo Dio;
e a quelli che non le conoscono insegnatele. 26 Di chiunque poi non osserva la legge del tuo Dio
e la legge del re sia fatta prontamente giustizia, o con la morte o con il bando o con la confisca
dei beni o con la prigione.>
Dio usa tutte le persone disponibili di generazione in generazione.
Il Sacerdote Esdra trova grazia e favore dinnanzi al re Artaserse che provvede tutto il
necessario per realizzare la casa di Dio in Gerusalemme.
Zaccaria 9: 9 Esulta grandemente, o figlia di Sion, manda grida di gioia, o figlia di
Gerusalemme! Ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e porta salvezza, umile e montato sopra un
asino, sopra un puledro d’asina.
Salmo 118:26 Benedetto colui che viene nel nome dell’Eterno; noi vi benediciamo dalla casa
dell’Eterno.
Luca 5:14 E Gesù gli comandò: «Non dirlo a nessuno; ma va’, mostrati al sacerdote e fa’
un’offerta per la tua purificazione, come ha prescritto Mosè, affinché ciò serva loro di
testimonianza». 15 E la sua fama si diffondeva sempre più; e grandi folle si radunavano per udirlo
e per essere da lui guarite dalle loro infermità. 16 Ma egli si ritirava in luoghi solitari.
C’è stato un tempo in cui Gesù ha dovuto nascondersi e un tempo in cui ha voluto
mostrarsi pubblicamente.
Oggi è il tempo dove Dio vuole rivelarsi e vuole che conosciamo perfettamente la Sua
volontà nei tempi perfetti che lui ha stabilito.
Daniele 9:26 Dopo le sessantadue settimane il Messia sarà messo a morte e nessuno sarà per
lui. E il popolo di un capo che verrà distruggerà la città e il santuario; la sua fine verrà con
un’inondazione, e fino al termine della guerra sono decretate devastazioni.
Tornando a leggere Daniele, sappiamo che il Messia è stato ucciso alla croce, Gesù è
stato offerto come sacrificio vivente e la sua morte ha portato una grande ricompensa.
Per coloro che sacrificano la propria vita per il Regno di Dio: ci sarà una grande
ricompensa, sia in cielo che durante la vita terrena!
Genesi 15:6 Ed egli credette all’Eterno, che glielo mise in conto di giustizia.
Per ricevere il premio da Dio dobbiamo credere ubbidendo alla Sua voce.
Abrahamo era disposto a sacrificare il suo unico figlio Isacco, egli lo mise sopra la legna
e prese il coltello per immolarlo ed offrirlo al Signore, Dio lo fermò dall’uccidere il
ragazzo.
Dio vuole vedere se davvero siamo disposti a sacrificare la nostra vita per il suo regno;
da questo dipende la Sua benedizione; perché se non sale sacrificio non scende la
benedizione. Questo è un principio spirituale importantissimo, che quando non viene
messo in atto i cieli si chiudono.
Molti credenti magari pregano ma non ricevono, la risposta è che non stanno entrando
nell’altare del sacrificio.
Dio ci invita ad entrare nell’altare, affinché il sacrificio faccia scendere la Sua
benedizione.
La nostra vita di preghiera deve essere accompagnata dall’ubbidienza, Dio ci chiede
sacrificio per ricevere una ricompensa grandissima come ha fatto con Abrahamo.
Il Sacrificio è ubbidienza e fedeltà.
L ’ubbidienza viene sempre ricompensata.
Abrahamo con la sua ubbidienza diede il diritto a Gesù di essere ucciso al nostro posto,
come sostituto per i nostri peccati.
Il tuo sacrificio darà legalmente a Dio il diritto di benedirti dal cielo.
Zaccaria 8:9 Così dice l’Eterno degli eserciti: «Le vostre mani siano forti, voi che udite in questi
giorni queste parole dalla bocca dei profeti che c’erano al tempo in cui si gettavano le
fondamenta della casa dell’Eterno, affinché si possa ricostruire il tempio.
Il Signore vuole che noi ci adoperiamo per il suo Regno, affinché non rischiamo di
indignarlo, ancora oggi possiamo fare un voto al Signore, un patto con Lui, Egli è fedele
e giusto e ci risponderà.