Worship service 09.09.2018

https://www.facebook.com/PAROLADELLAGRAZIAMILANO/videos/1838781989503431/?t=3

 

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IL DISCEPOLATO E IL BATTESIMO IN ACQUA

Past.Evangelista Heros Ingargiola

Dio creò Adamo ed Eva e gli diede autorità su tutto il creato ma quando disubbidirono persero quell’autorità che gli era stata delegata. Gesù morendo sulla croce riprese legalmente così tutta l’autorità nei cieli e anche sulla terra; nei cieli perchè il primo peccato fu commesso in cielo da Lucifero che si inorgoglì volendosi mettere al pari di Dio, così fu gettato sulla terra.

Gesù dà il grande mandato ai suoi discepoli di andare per il mondo e fare discepoli.

Matteo 28.18-20 Poi Gesù si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen».

In questi versi Gesù dà due comandi alla chiesa: il primo è di andare per il mondo testimoniando e facendo conoscere un Dio vero e reale che desidera intervenire nella vita di ogni persona affinchè siano riconciliati con Dio e il secondo è quello di fare discepoli. Tutti coloro che incontrano Gesù nella loro vita non rimangono uguali ma vengono trasformati.

Marco 10.46 Giunsero così a Gerico. E come egli usciva da Gerico con i suoi discepoli e con una grande folla, un certo figlio di Timeo, Bartimeo il cieco, sedeva lungo la strada mendicando. Or avendo udito che chi passava era Gesù il Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Molti lo sgridavano affinché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». E Gesù, fermatosi, ordinò che lo si chiamasse. Chiamarono dunque il cieco dicendogli: «Fatti animo, alzati, egli ti chiama!». Allora egli, gettando via il suo vestito, si alzò e venne a Gesù. E Gesù, rivolgendogli la parola, disse: «Che vuoi che io ti faccia?». Il cieco gli disse: «Rabboni, che io recuperi la vista!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha guarito». E in quell’istante recuperò la vista e si mise a seguire Gesù per la via.

Bartimeo fu sanato e decise di seguire Gesù per il resto della sua vita, questo deve essere un esempio per le nostre vite; alcune volte vediamo invece persone che ricevono miracoli e poi si allontanano da Dio non avendo così riconoscenza.

Efesini 4.12 Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo.

Dio ha istituito la chiesa per fare crescere e per amare tutti coloro che hanno ricevuto Cristo nel proprio cuore e per guidarli nel loro cammino.

Una chiesa composta da discepoli è una chiesa forte, perchè i discepoli scelgono di seguire Cristo dando la propria vita per gli altri.

Analizziamo adesso le caratteristiche dei discepoli:

  • Fedeltà. Questo termine significa compiere in maniera perfetta ciò che è stato detto di fare in totale ubbidienza alla Parola di Dio e alle autorità che sono state delegate. I discepoli devono essere fedeli perchè ciò permetterà alla Verità di raggiungere la prossima generazione; la Verità infatti non deve essere deformata o inquinata ma dobbiamo farla conoscere nella sua totalità e veridicità. Dio sta cercando uomini e donne fedeli. A volte si pensa che avere delle capacità naturali sia sufficiente per servire Dio ma Lui sta cercando prima di ogni cosa persone fedeli. Quando Dio sceglie una persona gli dona capacità soprannaturali per poterlo servire.
  • Lealtà. Essere leali significa fare le stesse cose con la stessa attitudine di cuore. Quando Gesù faceva dei miracoli non era per dimostrare che Lui era il figlio di Dio ma era motivato

dall’amore del Padre, questa deve essere l’attitudine di cuore che ogni discepolo deve avere qualunque cosa faccia. Gesù ci ha dimostrato praticamente che non venne sulla terra per essere servito ma per servire e attraverso l’episodio della scrittura in cui lavò i piedi ai suoi discepoli ci ha anche insegnato che il nostro valore non è determinato da ciò che facciamo ma da ciò che siamo. Non è importante il ruolo o la funzione che svolgiamo in chiesa ma ciò che conta è il valore che abbiamo per Dio, noi infatti siamo i suoi preziosi e amati figli.

  • Umiltà. Il termine discepolo significa allievo, apprendista, colui che si mette accanto ad un maestro e apprende da lui. Dobbiamo essere umili riconoscendo che abbiamo sempre bisogno di imparare, non dobbiamo essere orgogliosi ed essere maestri di noi stessi. Gesù ci chiama ad essere discepoli e non maestri.

La parola afferma che Gesù era mansueto ed umile di cuore.

Filippesi 2.5-8 Abbiate in voi lo stesso sentimento che già è stato in Cristo Gesù, il quale, essendo in forma di Dio, non considerò qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente l’essere uguale a Dio, ma svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini; e, trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce.

Il termine sentimento dal greco è in realtà avere la stessa mente di Cristo e avere il suo sentimento. Dio, Gesù e lo Spirito Santo sono tutti e tre Dio ma lavorano nell’unità e in una perfetta sinergia tra loro; Gesù è sottomesso a Dio e lo Spirito Santo è sottomesso a Gesù. Quando camminiamo nell’orgoglio camminiamo nella disubbidienza e nella divisione ma se viviamo nell’umiltà cammineremo nell’unità.

Il sentimento che era in Gesù era quello di abbassare se stesso. Il nostro “io” e la nostra carne devono essere sottomessi, invece molti credono che la carne deve essere sgridata come si fa con i demoni ma non è così. Dio ci chiama a vivere per lo spirito e non per la carne.

  • Durante il cammino cristiano è possibile che ci siano momenti difficili, in cui rimaniamo soli, forse delusi o feriti ma è proprio in quei momenti che dobbiamo imparare a rimanere fermi ed a perseverare.
  • Intimità e preghiera. Dobbiamo crescere nella preghiera e nell’intimità con Dio, un discepolo non può fare a meno di fare ciò.
  • Dimorare nella Parola di Dio. Giovanni 8.31-32 Gesù disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: «Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

In questi versi della scrittura Gesù parla di veri discepoli, ciò ci fa comprendere che esistono anche i falsi discepoli. Il vero discepolo è colui che sceglie di dimorare nella Parola infatti precisiamo che recarsi solamente in chiesa non fa di noi dei discepoli. Per conoscere la Verità è fondamentale dimorare in essa, nel momento in cui applicheremo questo principio nella nostra vita potremo sperimentare che diventeremo stabili in ogni stagione della nostra vita perchè la nostra vita sarà ben ancorata alla roccia che è Cristo. Il termine conoscere usato in questi versi si riferisce ad una conoscenza esperienzale e per rivelazione. Non fare esperienza della parola ci renderà soltanto degli informatori teologici ma Dio desidera facitori della Sua Parola. Più ci confermeremo alla Parola di Dio più ci allontaneremo dal sistema del mondo.

Analizziamo adesso cos’è il battesimo in acqua.

La parola battesimo dal greco baptizo significa immergere fino a sommergere, immergere fino a fondo.

Il battesimo in acqua rappresenta l’identificazione con Cristo con la sua morte, seppellimento, resurrezione e con il camminare in novità di vita.

Romani 6.3-5 Ignorate voi, che noi tutti che siamo stati battezzati in Gesù Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte? Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte, affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, così anche noi similmente camminiamo in novità di vita. Poiché, se siamo stati uniti a Cristo per una morte simile alla sua, saremo anche partecipi della sua risurrezione.

Il requisito per essere battezzati in acqua è avere creduto in Cristo Gesù come proprio personale Signore e Salvatore per questo ci si battezza da adulti perchè bisogna avere consapevolezza di questa scelta.

Marco 16.15-16 Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo a ogni creatura; chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato. E’ bene precisare che il battesimo in acqua non ha potere salvifico perchè solo il sangue di Gesù ci ha purificati e salvati, il battesimo in acqua testimonia esteriormente di ciò che è già avvenuto interiormente quando si riceve Gesù nel proprio cuore ed è quindi stata consapevolizzata l’opera sostitutiva di Cristo sulla croce.

Perchè ci si battezza? Perchè è un comando di Gesù.

Cosa deve fare un discepolo? Deve rinunciare a se stesso, prendere la propria croce e seguirlo facendo opere degne di ravvedimento.

Romani 3.23 poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio. Noi siamo stati non per opere ma per il sacrificio di Gesù.

Scegliamo di essere dei veri discepoli che testimoniano con la propria vita l’amore di Dio e di ciò che Lui ha fatto per salvare l’intera umanità. Ricordiamoci che fare discepoli è un comando che Dio ci ha dato quindi andiamo a predicare il vangelo in ogni luogo affinchè riconciliamo i peccatori a Dio Padre e possiamo vedere le loro vite trasformate e benedette.