Worship Service 10.04.2022

Siamo mandati a mietere

Antonio Giustiniano

Ancora questa domenica la presenza di Dio è stata meravigliosa, siamo stati avvolti dall’amore che solo Lui può dare.

Il messaggio della Parola si collega al rhema di quest’anno: essere persone di visione, ma soprattutto dobbiamo cambiare posizione per vedere dal punto di vista di Dio.

Dio è un Dio di visione, Egli chiama le cose che non sono come se fossero.

Il nostro punto di vista determinerà il successo o il fallimento di ogni stagione, in base a quello che stiamo guardando; è in base alla nostra fede che riusciremo ad entrare nella stagione del Signore.

Stiamo attenti a come guardiamo, perché oggi più che mai siamo circondati da cattive notizie, da ogni parte si parla di cose inquietanti e  le persone sono piene di paura, tutto questo non deve coinvolgerci e portarci a vedere le cose solo da un punto di vista umano.

Quindi cambiare posizione è fondamentale, dal modo naturale ad un modo soprannaturale, dal nostro punto di vista al guardare dal punto di vista di  Dio.

GV 4:31 Intanto i suoi discepoli lo pregavano dicendo: «Maestro, mangia». 32 Ma egli disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete». 33 I discepoli perciò si dicevano l’un l’altro: «Gli ha qualcuno forse portato da mangiare?». 34 Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e di compiere l’opera sua. 35 Non dite voi che vi sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Alzate i vostri occhi e mirate le campagne come già biancheggiano per la mietitura. 36 Or il mietitore riceve il premio e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme. 37 Poiché in questo è vero il detto: “L’uno semina e l’altro miete”. 38 Io vi ho mandato a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete entrati nella loro fatica». 39 Ora, molti Samaritani di quella città credettero in lui, a motivo della parola che la donna aveva attestato: «Egli mi ha detto tutte le cose che io ho fatto». 40 Quando poi i Samaritani vennero da lui, lo pregarono di restare con loro; ed egli vi rimase due giorni. 41 E molti di più credettero a motivo della sua parola.

Non possiamo aspettare e perdere tempo, cullandoci che ancora non l’ora, perché il Signore dice anche a noi come ha detto in questa scrittura: Alzate i vostri occhi e mirate le campagne come già biancheggiano per la mietitura. Quindi è tempo di mietere, è tempo di raccolta non rimandiamo a dopo quello che oggi dobbiamo fare.

1corinzi 3:6  Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma Dio ha fatto crescere. 7 Ora né chi pianta né chi annaffia è cosa alcuna, ma è Dio che fa crescere. 8 Così colui che pianta e colui che annaffia sono una medesima cosa, ma ciascuno riceverà il proprio premio secondo la sua fatica.

La nostra vita appartiene al Signore, noi siamo il tempio dello Spirito Santo, noi siamo la casa di Dio e siamo ambasciatori del Regno di Dio, un giorno ci sarà un tribunale che giudicherà l’operato del credente, lì sapremo se abbiamo faticato  oppure siamo stati indolenti per l’opera del Signore.

 

Matteo 10: 39 Chi avrà trovato la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la ritroverà.

Il  mondo aspetta la manifestazione dei figli di Dio, noi siamo la Luce del mondo e il sale della terra, non possiamo adagiarci e vivere nella pigrizia, è tempo di scomodarci per andare a raccogliere, per lavorare e per centrare il proposito di Dio.

Collaboriamo con lo Spirito Santo affinché vediamo la gloria di Dio, per vedere una nazione salvata, per vedere gli stadi pieni che innalza il nome di Gesù.

Il culto termina con una potente intercessione che ha coinvolto tutta la Chiesa, lo Spirito Santo ci ha riempito di gioia.

Amen.