Worship Service 10.07.2022


 “La compassione e la funzione sacerdotale di Gesù Cristo”.
Pastore Heros Ingargiola

Questa domenica come sempre, la Parola è stata come un balsamo per tutto
l’uditorio, Dio si è manifestato con le sue compassioni, tante persone sono state
guarite e liberate.
Lamentazioni 3:20-25 L’anima mia se ne ricorda del continuo ed è abbattuta
dentro di me. 21 Questo voglio richiamare alla mente e perciò voglio sperare. 22
È una grazia dell’Eterno che non siamo stati interamente distrutti, perché le
sue compassioni non sono esaurite. 23 Si rinnovano ogni mattina; grande è la
tua fedeltà. 24 «L’Eterno è la mia parte», dice l’anima mia, «perciò spererò in
lui». 25 L’Eterno è buono con quelli che sperano in lui, con l’anima che lo cerca.
26
Le compassioni di Dio non vengono mai meno, ogni mattina si rinnovano e sono per
noi che crediamo in Lui e lo cerchiamo con tutto il cuore; il Signore nutre questi
sentimenti anche se, noi spesso non li percepiamo.
Questo ci fa comprendere quanto Dio ci ama, anche nei momenti difficili, anche
quando ci corregge, Egli lo fa per amore, come un padre corregge i propri figli.
Salmo 119:156
le compassioni di Dio sono grandi! La parola di Dio viene per vivificarci, i suoi
decreti sono parole che danno vita.
Matteo 9:35-38
Gesù nel suo ministero terreno si muoveva con le compassioni del Padre, egli non
rimaneva insensibile vedendo le folle bisognose; Gesù conosceva la profondità del
bisogno umano, le compassioni lo spingevano ad agire , nonostante le contrarietà del
popolo, dei capi religiosi; questo ci insegna che le compassioni ci danno una forza
soprannaturale per andare avanti e portare a termine il proposito di Dio in noi.
Infatti prendersi cura delle anime è impegnativo perché richiede il confidare sempre
nella grazia di Dio a motivo dei momenti difficili che il ministero comporta.
Dobbiamo consapevolizzare che il cammino cristiano è fatto di costanza; tutti noi
necessitiamo la correzione da parte del Padre, attraverso la sua parola e ubbidendo
anche alle guide spirituali.
Quando ci criticano a causa del Vangelo vuol dire che siamo nella buona strada.
Il nostro bisogno non è mai nascosto agli occhi del Signore.
Le pecore hanno bisogno delle cure del pastore, senza il pastore le pecore sono
perdute, Gesù guardava le folle con gli occhi pieni di compassione vedendo il loro
bisogno.
La chiesa è il luogo dove le pecore devono essere curate dai pastori. Quando le
pecore sono nell’ovile sono protette e curate e portano frutto; il nemico cercherà
sempre di allontanare le persone dalla chiesa attraverso inganni o incomprensioni. Il
diavolo sa che senza la chiesa, senza il pastore, le anime si perdono e diventano
facilmente vulnerabili.
Il segreto è portare le pecore al sommo Pastore.
Gesù quando disse mandare operai nella messe, indicava lavoratori specializzati,
formati ed equipaggiati, per lavorare nella messe.
Tanti credenti perdono tempo perché non si lasciano equipaggiare facilmente, sono
distratti dall’egoismo, dalle proprie cose. Intanto però le folle aspettano
intensamente gli operai del Signore. Luca 10:2
Dove sono gli operai che vogliono servire il Signore con tutto il cuore, costi quel che
costi? Le folle aspettano e sono pronte, ma gli operai che raccolgono sono pochi; per
questo dobbiamo pregare il Padre che spinga persone che si lascino trasformare e
correggere per essere pronti a raccogliere. Matteo 14:14
Dobbiamo ministrare la guarigione attraverso l’amore e le compassioni di Dio, non
per accreditare noi stessi, non per apparire.
La fede non viene dal vedere, ma dall’udire la Parola, invece le compassioni vengono
dal vedere le persone con gli occhi di Dio.
Luca 7:11-17
Le funzioni che Gesù ancora oggi svolge a nostro favore:
1. Apostolo e Sommo Sacerdote.
Egli ministra seduto dal suo trono alla destra del Padre. Il sacerdote è colui il quale
intercede tra gli uomini e Dio.
Gesù ha compiuto tutto sulla terra Egli ha riconciliato il mondo a Dio, attraverso il
Suo sacrificio sulla croce, ma resuscitato il Signore Gesù svolge il ministerio
sacerdotale nel tempio celeste, allo stesso tempo Egli offre il suo sangue prezioso
puro e senza macchia per ognuno di noi.
In Ebrei 3:1 osserviamo le prospettive celesti, perché noi siamo stati chiamati a
una santa vocazione.
Gesù è il sommo sacerdote di tutti quelli che dichiarano la fede nella Parola di Dio,
Egli ci rappresenta quando noi ci accordiamo nella Parola.
Quindi poniamo attenzione a ciò che confessiamo con la nostra bocca, perché se è in
disaccordo con la volontà di Dio, Egli non può rappresentarci. Quando confessiamo
in accordo alla Parola, infatti Gesù stesso ci rappresenta davanti al Padre e godiamo
della sua comunione.
Quando la comunione in un credente si interrompe si vede, perchè sta male, siamo
vulnerabili, arrivano dubbi, sei triste…, non preghiamo più, rischiamo di tornare a
fare le cose negative del passato ecc…
Tutte le volte che si interrompe la comunione, il cuore di Dio soffre perché Egli ha
dato tutto il meglio, ci ha donato il Figlio per restare in comunione, in intimità.
Torniamo alla Sua presenza, chiediamo perdono se ci siamo allontanati Ebrei 7:10
Nell’Antico Testamento i sacerdoti levitici raccoglievano dal popolo tutte le offerte,
le decime, le primizie. Oggi il sacerdozio levitico non sussiste più, perché il sommo
sacerdote è Gesù il quale svolge questo servizio in cielo nel tabernacolo originale.
Quindi Ebrei 7:10 attesta che, Gesù stesso prende tutto ciò che offriamo qui sulla
terra quando doniamo offerte, decime e primizie.
Riteniamo ferma la nostra confessione di fede, perché il Signore è con noi, nessuno
ci separerà dall’amore di Dio, accostiamoci con piena fiducia al trono della Grazia in
cui troviamo il nostro sommo Sacerdote Gesù Cristo che ci porta alla presenza del
Padre Celeste.