Pastore Heros Ingargiola
Le chiavi per aprire le porte del Regno (pt.3)
Nella parola di Dio vengono menzionate delle chiavi che sono state delegate a tutti i credenti affinché possano entrare i nuovi territori spirituali e di benedizione: la chiave della salvezza, della conoscenza, della scienza, della nuova Gerusalemme e della morte e dell’ades.
Oggi, tratteremo la chiave della morte e dell’Ades.
Giobbe 38:17 Le porte della morte sono state da te scoperte? Hai tu veduto le porte dell’ombra di morte?
Genesi 2:17 ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai».
Genesi 3:10 Egli rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto». 11 Dio disse: «Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato del frutto dell’albero, che ti avevo comandato di non mangiare?» 12 L’uomo rispose: «La donna che tu mi hai messa accanto, è lei che mi ha dato del frutto dell’albero, e io ne ho mangiato». 13 Dio il SIGNORE disse alla donna: «Perché hai fatto questo?» La donna rispose: «Il serpente mi ha ingannata e io ne ho mangiato».14 Allora Dio il SIGNORE disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, sarai il maledetto fra tutto il bestiame e fra tutte le bestie selvatiche! Tu camminerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. 15 Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno». 16 Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli; i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te». 17 Ad Adamo disse: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall’albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita. 18 Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l’erba dei campi; 19 mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai».
Le scritture dimostrano che la morte e l’Ades hanno delle porte. La morte è stata la conseguenza della caduta di Adamo, il quale morì subito nello spirito e successivamente nel corpo. Adamo, a causa del peccato, lascia la dimensione divina ed eterna a cui era destinato, per vivere la dimensione mortale e terrena. La scelta di mangiare dall’albero del frutto della conoscenza ha avuto delle conseguenze che sono state estese a tutta l’umanità attraverso la legge di trasmissione. Il lavoro, la fatica, le doglie del parto sono esempi della legge di trasmissione. Dio aveva un progetto diverso per Adamo ma a causa del peccato ha dovuto mandare Gesù, il nuovo Adamo, per la redenzione di tutti.
Per comprendere meglio, il tema delle porte della morte e dell’Ades è opportuno distinguere e ricordare che ci sono tre tipi di morte:
- La morte fisica
- La morte spirituale
- La morte eterna
La morte fisica è la cessazione delle funzioni vitali nell’uomo e riguarda tutti. Al termine del proprio ciclo di vita, ogni essere umano morirà fisicamente.
La morte spirituale è la separazione da Dio a causa del peccato che interrompe la comunione con lo Spirito Santo, la quale può essere ristabilita confessando i peccati e tornando a Cristo.
La morte eterna è la separazione da Dio per l’eternità di coloro che non hanno accettato Gesù Cristo nella loro vita e non avranno possibilità di redenzione una volta morti. Questa riguarda i non credenti.
1 Corinzi 15:20 Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti.
Come uomo, anche Gesù, ha vissuto l’esperienza della morte fisica.
Gesù ha dovuto affrontare la morte e l’ha vinta perché è stato trovato innocente. Infatti Gesù rappresenta la primizia cioè il primo che ha conquistato ciò che Adamo perse.
Ebrei 11:5 Per fede Enoc fu rapito perché non vedesse la morte; e non fu più trovato, perché Dio lo aveva portato via; infatti, prima che fosse portato via, ebbe la testimonianza di essere stato gradito a Dio.
Ma vi è un uomo nella bibbia che non ha visto la morte fisica: Enoc.
Enoc è la figura della chiesa che sarà rapita e che non vedrà la morte. Una chiesa che avrà la testimonianza di essere stata gradita da Dio, poiché ha camminato e vissuto per fede, proprio come piace a Lui.
2 Corinzi 2:14 Ma grazie siano rese a Dio, che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza. 15 Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione; 16 per questi, un odore di morte, che conduce a morte; per quelli, un odore di vita, che conduce a vita. E chi è sufficiente a queste cose? 17 Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo.
La morte fisica ha anche un odore. E’ un odore puzzolento. Invece, Cristo che significa unzione ha un buon profumo. L’unzione fa profumo. Senza Cristo gli esseri umani sopravvivono e fanno puzza di morte e di peccato.
2 Corinzi 5:10 Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male.
Luca 16:19 C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. 20 Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, 21 bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. 22 Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. 23 Stando nell’inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. 24 Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. 25 Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. 26 Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. 27 E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, 28 perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento. 29 Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. 30 E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvedranno. 31 Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi».
Il tema della morte fisica è fortemente connesso al tema del giudizio cioè ogni credente sarà valutato e avrà il proprio premio per come si sarà comportato sulla terra nel compiere ciò che buono e cattivo agli occhi di Dio. La storia di Lazzaro e del giovane ricco, ci mostra che ciò che Dio premierà sarà la fedeltà. Lazzaro viveva in condizioni terribili ma non pensò mai di rinnegare Dio. Ciò ci insegna che in ogni stagione della nostra vita dobbiamo mantenere viva la comunione con Dio a metterlo al primo posto. Il giovane ricco era incurante del prossimo e di Dio.
Ebrei 11:39 Tutti costoro, pur avendo avuto buona testimonianza per la loro fede, non ottennero ciò che era stato promesso; 40 perché Dio aveva in vista per noi qualcosa di meglio, in modo che loro non giungessero alla perfezione senza di noi.
Colossesi 2:14 annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce; 15 avendo privato della loro forza i Principati e le Potestà ne ha fatto pubblico spettacolo dietro al corteo trionfale di Cristo.
Ebrei 2:14 Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anch’egli ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, 15 e liberare così quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita. 16 Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura.
Apocalisse 1:17 Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la destra, mi disse: Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo 18 e il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi.
Tutti questi passi biblici spiegano la potenza liberatrice del sacrificio di Gesù, che ha vinto il distruttore delle anime, liberando ogni credente dall’impero della morte.
Il Suo sacrificio ha inchiodato “quel documento”, quella condanna che deriva dal peccato e ci ha riscattato. Gesù tiene le chiavi dell’Ades e può liberare dalla morte fisica e spirituale chiunque crede in Lui. Cristo è il Redentore e il Salvatore di ogni anima. La morte non l’ha vinto e non può vincerlo. Prendi e ricevi questa vittoria!