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QUESTIONE DI CUORE 2^ parte
Past. Evangelista Heros Ingargiola
La predicazione di oggi è la continuazione del culto della domenica precedente, dove è stata analizzata l’importanza della “circoncisione” del nostro cuore, cioè nascere di nuovo. La nuova nascita è vitale per ogni essere vivente ed ha degli effetti: ci dà la possibilità di avere comunione con Dio, di conoscere Lui e la sua volontà ed avere l’abilità di essere veri adoratori.
Lo spirito viene rigenerato al momento della nuova nascita.
II CORINZI 5.17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove.
Attraverso la nostra natura divina abbiamo ricevuto il carattere di Cristo, l’amore di Dio, quindi il nostro essere spirituale è già equipaggiato di ogni cosa, ma ciò che vi è dentro deve essere manifestato esteriormente.
Il nostro spirito ha tre reparti: la comunione, lo spirito di Dio è dentro di noi e quindi possiamo avere intimità con Lui; la coscienza che ci permette di discernere il bene e il male; la testimonianza interiore o intuito attraverso la quale Dio ci guida.
ROMANI 8.14-16 Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio. 15 Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: «Abba, Padre». 16 Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio.
In questi versi la parola figlio dal greco, significa figli maturi. Bisogna fare esperienza con Dio per comprendere la guida dello Spirito Santo.
In base alla tipologia di cuore, possiamo comprendere che tipo di uomo abbiamo di fronte.
-Uomo naturale, con il cuore naturale. È l’uomo con la natura di Adamo ed è morto nei falli e nei peccati e vive per le cose naturali. Il suo spirito non è rigenerato.
I CORINZI 2.14 Or l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché sono follia per lui, e non le può conoscere, poiché si giudicano spiritualmente.
EFESINI 2.4 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il suo grande amore con il quale ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù,
-Uomo carnale, cioè l’uomo con la natura in Cristo, quindi ha fatto esperienza della nuova nascita, ma cammina secondo i pensieri non redenti dell’anima e cammina nelle opere della carne.
GALATI 3.1-6 O Galati insensati! Chi vi ha ammaliati per non ubbidire alla verità, voi, davanti ai cui occhi Gesù Cristo è stato ritratto crocifisso fra voi? 2 Questo solo desidero sapere da voi: avete ricevuto lo Spirito mediante le opere della legge o attraverso la predicazione della fede? 3 Siete così insensati che, avendo cominciato nello Spirito, vorreste finire nella carne? 4 Avete sofferto tante cose invano, se pur è stato veramente invano? 5 Colui dunque che vi dispensa lo Spirito e opera tra voi potenti operazioni, lo fa mediante le opere della legge o mediante la predicazione della fede? 6 Così Abrahamo «credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto di giustizia».
L’uomo carnale vive nel legalismo ed è lontano dalla grazia e dalla fede.
GIOVANNI 3.20-21 Infatti chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano riprovate; 21 ma chi pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio».
L’uomo carnale vive nelle tenebre e perseguita sempre l’uomo spirituale.
-Uomo spirituale, uomo con la natura in Cristo che cammina secondo lo spirito e mantiene la sua mente rivolta alle cose spirituali.
Romani 8.1,5-9 Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito.5 Infatti coloro che sono secondo la carne volgono la mente alle cose della carne, ma coloro che sono secondo lo Spirito alle cose dello Spirito. 6 Infatti la mente controllata dalla carne produce morte, ma la mente controllata dallo Spirito produce vita e pace. 7 Per questo la mente controllata dalla carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomessa alla legge di Dio e neppure può esserlo. 8 Quindi quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio. 9 Se lo Spirito di Dio abita in voi, non siete più nella carne ma nello Spirito. Ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, non appartiene a lui.
Chi vive per lo spirito non può avere desideri carnali. Chi ha la mente di Cristo deve rinnovare la propria mente, perchè una mente non rinnovata è legata agli eventi del passato, quindi a ciò che si era nella vecchia natura. È necessario dimorare nella parola di Dio, perchè il solo pentimento non è sufficiente, c’è bisogno anche del ravvedimento.
L’uomo naturale ha il cuore rivolto a ciò che o circonda, la terra, l’uomo spirituale guarda Dio, il cielo.
MATTEO 6.19-24 19 «Non vi fate tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine guastano, e dove i ladri sfondano e rubano, 20 anzi fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sfondano e non rubano. 21 Perché dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore. 22 La lampada del corpo è l’occhio; se dunque l’occhio tuo è puro, tutto il tuo corpo sarà illuminato, 23 ma se l’occhio tuo è viziato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso; se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto grandi saranno quelle tenebre! 24 Nessuno può servire a due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro; oppure sarà fedele all’uno e disprezzerà l’altro; voi non potete servire a Dio e a mammona.
La terra è sotto il giogo del nemico. In questi versi Gesù fa un parallelismo tra il denaro e il tesoro del nostro cuore. L’uomo spirituale non può pensare alle cose terrene e carnali, quindi dobbiamo analizzare la nostra vita e comprendere dove stiamo riponendo il nostro tesoro. In chi stiamo riponendo la nostra fiducia? Chi è la persona più importante della nostra vita?
La fonte della nostra benedizione deve essere Dio. Quando il nostro cuore è occupato da pensieri non redenti, ci allontaniamo dalla grazia e iniziamo a vivere secondo la carne. Quando regna il dio denaro nella vita di una persona, tutte le ansie, preoccupazioni, angosce aumentano, a causa dello spirito di indipendenza.
SALMO 25.17 Le angosce del mio cuore sono aumentate; liberami dalle mie avversità.
Dobbiamo riporre la nostra fiducia in Dio e non nelle nostre forze o nel nostro denaro, solo così entreremo nel riposo della fede perchè comprenderemo che Dio ha cura di noi e mai nulla ci mancherà.
II CRONACHE 12.13-14 13 Così il re Roboamo si rafforzò in Gerusalemme e continuò a regnare. Quando iniziò a regnare, Roboamo aveva quarantun’anni, e regnò diciassette anni a Gerusalemme, la città che l’Eterno aveva scelto fra tutte le tribù d’Israele per stabilirvi il suo nome. Sua madre si chiamava Naamah, l’Ammonita. 14 Egli fece il male, perché non applicò il suo cuore a ricercare l’Eterno.
Non sempre avere successo significa camminare secondo la volontà di Dio. Questo re ebbe successo, ma fece del male perchè era influenzato dalla madre che non era secondo gli schemi di Dio. Dobbiamo aprire il nostro cuore solo a Dio, perchè possiamo correre il rischio di essere in una chiesa benedetta, risvegliata ma non essere benedetti e risvegliati, perchè la differenza la fa il nostro cuore.
I GIOVANNI 4.9-10 In questo si è manifestato l’amore di Dio verso di noi, che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, affinché noi vivessimo per mezzo di lui. 10 In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi e ha mandato il suo Figlio per essere l’espiazione per i nostri peccati.
Perchè dobbiamo applicare il nostro cuore al Signore? Perchè Dio ci ama e ha dimostrato il suo amore non solo verbalmente, ma in modo pratico dando per ognuno di noi il Suo figliolo Gesù. Questo è un esempio per noi, dobbiamo amare Dio ma anche ubbidirlo. Un cuore spirituale non pensa solo a ricevere, ma dà. Il cuore carnale è invece egoista e pensa solo a ricevere.
Dobbiamo permettere all’amore di Dio di riempire il nostro cuore.
GIOBBE 11.13-20 13 Se tu disponi il tuo cuore e stendi verso di lui le tue mani, 14 se allontani l’iniquità che è nelle tue mani e non permetti alla perversità di abitare nelle tue tende, 15 allora potrai alzare la tua fronte senza macchia, starai saldo e non avrai paura, 16 perché dimenticherai i tuoi affanni, li ricorderai come acqua passata; 17 la tua vita sarà più luminosa del mezzodì, anche l’oscurità per te sarebbe come il mattino. 18 Sarai sicuro perché c’è speranza; ti guarderai attorno e riposerai al sicuro. 19 Ti coricherai senza che nessuno ti spaventi, e molti cercheranno il tuo favore. 20 Ma gli occhi degli empi verranno meno; ogni scampo verrà loro a mancare, e la loro speranza sarà l’ultimo respiro».
Disponiamo il nostro cuore verso Dio, cerchiamolo e desideriamo di più. Volgiamo la nostra mente alle cose dello spirito e camminiamo per esso e questo ci farà vivere nella luce, nella sicurezza, nel riposo. La chiesa deve predicare la parola di Dio, perchè il desiderio del Padre è che tutte le persone giungano a ravvedimento e che possano diventare uomini e donne spirituali.