Worship service 21.04.2019

Le 7 attitudini per sperimentare la pioggia -parte 2

Past.Evangelista Heros Ingargiola

La prima volta che la pioggia cadde sulla terra fu a motivo di un giudizio.
Prima che Adamo peccasse, la terra non aveva bisogno della pioggia affinché ci fosse vita. La vegetazione maturava secondo il comando di Dio. Ma a motivo del peccato dell’uomo, la terra fu maledetta e divenne sterile. La Bibbia dice che Dio si pentì di averla creata. Col passare del tempo, però, Dio trovò grazia in Noè, un uomo integro. Allora realizzò un nuovo patto per benedire l’umanità mandando il diluvio sulla terra.
Dio ha permesso a Noè di entrare in un patto nuovo così come ha fatto con noi con la differenza che l’arca della nostra salvezza non è fatta di legno come quella di Noè ma di Spirito.
Dio ha trasformato la pioggia del diluvio in una pioggia di benedizione, infatti oggi la pioggia rappresenta la benedizione.
Dio desidera che noi possiamo crescere e sperimentare la pioggia e la Sua Presenza.
Dobbiamo realizzare l’importanza della preghiera, proprio come fece il profeta Elia, il quale salì sul monte Carmel e iniziò a pregare finchè non vide la nuvola che rappresentava la manifestazione della pioggia sulla terra.
La mano di Elia colpì il cielo per ben 7 volte ed alla settima volta, il suo servo vide una nuvola grande quanto il palmo della sua mano. Questo rappresenta simbolicamente che quando preghiamo, lasciamo un segno nei cieli.
Dio ha bisogno di uomini e donne di preghiera, senza la preghiera non può esserci salvezza.

Giacomo 5:17-18
“Elia era un uomo sottoposto alle stesse nostre passioni, eppure pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.
Poi pregò di nuovo, e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto.”

Grazie alla fede e alla perseveranza di Elia, dopo 3 anni e 6 mesi, Dio diede la pioggia.
Se non entriamo in un’intimità più profonda con Dio, non potremo ricevere le cose che Lui ha preparato. Il più grande desiderio di Dio è che noi possiamo cercarlo, creare una relazione con Lui, stare in comunione con Lui, che possiamo dimorare alla Sua presenza. Quando non stiamo con Lui, è come se non stessimo respirando, la preghiera, infatti, è l’ossigeno del credente.
Attraverso la comunione con Dio, Lui ci dà la rivelazione.
La rivelazione dei misteri di Dio per i tempi dipenderà dalla nostra scelta di ubbidire a salire di livello, di salire quel gradino che ci consentirà di vedere le cose che stanno per accadere.
Dio non può mostrarci un nuovo livello se non abbiamo concluso il livello precedente correttamente.
Se siamo ubbidienti nelle piccole cose allora Dio potrà mostrarci quelle più grandi.

Salmo 27:8
“Il mio cuore mi dice da parte tua: «Cercate la mia faccia». cerco la tua faccia, o Eterno.”

I figli che sono innamorati di Lui, devono necessariamente andare alla Sua presenza.
L’invito che Dio ci rivolge è quello di cercare la sua faccia.

Esodo 33:11
“Così l’Eterno parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla col proprio amico; poi Mosè tornava all’accampamento. Ma Giosuè, figlio di Nun, suo giovane ministro, non si allontanava dalla tenda.”

La Bibbia dice che Mosè parlava faccia a faccia, bocca su bocca, respiro su respiro con Dio anche se non vedeva la Sua faccia e Giosuè, giovane servo di Mosè, innamorato di Dio, non si allontanava mai dalla tenda e quindi dalla presenza di Dio. Giosuè stava imparando da Mosè ad essere affamato e desideroso della presenza del Padre.

Salmo 63:1
“Salmo di Davide, quando era nel deserto di Giuda.» O DIO tu sei il mio DIO, io ti cerco al mattino; l’anima mia è assetata di te a te anela la mia carne in terra arida e riarsa, senz’acqua”

Come dice Davide, può succedere di attraversare dei momenti di aridità, in cui l’anima grida al bisogno, ma proprio in questi momenti è necessario persistere nella ricerca del volto di Dio. Spesso nei momenti di aridità, lasciamo che il nemico e le circostanze ci ingannino. Uno dei modi che satana utilizza per legarci è proprio il modo in cui noi parliamo. Quindi è importante prestare attenzione al nostro linguaggio e soprattutto, ai primi segnali di cedimento, tra i quali l’allontanamento dalla chiesa e dal Corpo di Cristo, rivolgere il nostro cuore e la nostra anima verso Dio ed è lì troveremo il modo per uscire vincitori dal deserto, perché l’aridità è per un tempo ma la benignità di Dio è eterna.

Giacomo 3:5
“Cosí anche la lingua è un piccolo membro, ma si vanta di grandi cose. Considerate come un piccolo fuoco incendi una grande foresta!”

Dobbiamo stare attenti a come usiamo la nostra lingua, imparando a domarla, impareremo a domare il nostro intero essere.

Alcune conseguenze dell’allontanarsi da Dio e dalla chiesa:

Salmo 133:3
“perché è là che l’Eterno ha posto la benedizione, la vita in eterno”

Laddove non c’è unità, non c’è benedizione. Quando Dio vede il Suo Corpo unito, comanda alla benedizione di scendere.

1. CONSEGUENZA: perdere la fede.

Quando ci allontaniamo da Dio, satana ci ruba la fede.
La fede nasce da un’impartizione soprannaturale, da una rivelazione che viene dall’alto. La fede viene dall’ascoltare le cose di Cristo.
Se non camminiamo con Dio e guidati dalla Sua Parola, cammineremo nel buio.

Romani 10:17
“Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo”.

2. CONSEGUENZA: tiepidezza spirituale.

Apocalisse 3:15, 16
“Io conosco le tue opere, che tu non sei né freddo né caldo. Oh, fossi tu freddo o caldo! Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca”.

Questi versi sono rivolti alla chiesa. Non possiamo e non dobbiamo allontanarci dalla chiesa e dalla Sua presenza perchè per mantenere il fuoco accesso è necessario alimentarlo continuamente.

3.CONSEGUENZA: Essere vittima di attacchi da parte di demoni.

Quando ci allontaniamo dal Corpo di Cristo diventiamo più vulnerabili.
La Bibbia dice che il leone della tribù di Giuda ha già vinto ma Pietro dice anche:

1 Pietro 5:8
“Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.”

La Bibbia dice che satana non è un leone ma è COME un leone. A chi sta ai margini del Corpo, sembrerà sicuramente un leone e sarà divorato dal nemico ma quando siamo all’interno del Corpo di Cristo, lui fuggirà terrorizzato perché non potrà attaccarci.

1 Samuele 16:15
“I servi di Saul gli dissero: «Ecco, un cattivo spirito da parte di DIO ti turba.”
Disubbidire a quello che Dio ci comanda, ci separa da Dio.

Luca 11:25
“E, se quando torna, la trova spazzata e adorna, allora va e prende con sé sette altri spiriti peggiori di lui, ed essi entrano là e vi abitano; e l’ultima condizione di quell’uomo diviene peggiore della prima.”

4. CONSEGUENZA: Perdere il discernimento e i Figli ribelli, disordinati e in balìa di cattive amicizie.

Deuteronomio 12:28
“Fa’ attenzione e ubbidisci a tutte queste parole che ti comando, affinché possa sempre prosperare, tu e i tuoi figli dopo di te, per aver fatto ciò che è buono e giusto agli occhi dell’Eterno, il tuo DIO.”
Se farai ciò che è buono ai suoi occhi, tu e i tuoi figli sarete prosperi.
Deuteronomio 4:40
“Osserva dunque i suoi statuti e i suoi comandamenti che oggi ti do, affinché abbia prosperità tu e i tuoi figli dopo di te, e affinché tu prolunghi i tuoi giorni nel paese che l’Eterno, il tuo DIO, ti dà per sempre.”
Proverbi 4:1
“Ascoltate, o figli, l’ammaestramento di un padre, e fate attenzione a imparare il discernimento “.

La chiamata prioritaria che abbiamo nella nostra vita è nella nostra famiglia. Dobbiamo ammaestrare i nostri figli secondo la Parola di Dio, seguirli, spendere tempo con loro perché se non vengono influenzati in modo positivo dalla famiglia, saranno influenzati da cattive compagnie e si allontaneranno da Dio.

5. CONSEGUENZA: perdita dell’interesse per la Bibbia ed inizio una vita sfrenata.
Ogni giorno dobbiamo avere il nostro tempo per leggere e meditare la Parola di Dio, questo non può essere un optional nella vita del credente ma deve essere prioritario.

Proverbi 13:13
“Chi disprezza la parola sarà distrutto, ma chi rispetta il comandamento sarà ricompensato”
Bisogna essere rispettosi verso la Parola di Dio.

Proverbi 29:18
“Quando non c’è visione profetica il popolo diventa sfrenato, ma beato chi osserva la legge.”
“Dove non c’è visione, il popolo si svia (Versione –NVI) “Dove non c’è visione, il popolo si sfrena (Versione –Ibla)
La parola “visione”, e “profezia” che troviamo nei versi precedenti derivano dal termine Ebraico: “Kjazòn”,che può anche significare “Rivelazione” , “Oracolo” o comunicazione divina.
“Kjazòn”, si riferisce ad una rivelazione fresca da parte di Dio, che annuncia quel che Lui sta dicendo e compiendo ora (un olio sempre fresco).
E’ un Rhema, una parola da parte di Dio per “ora”; è la manna che Dio provvede per oggi (non per ieri, nè per domani).
Domani ci sarà un‘altra rivelazione fresca, che ci manterrà in movimento per non farci perdere la direzione.
Lo Spirito Santo è colui che rivela. Senza Kjazòn le persone sono incontrollate, perse, senza destino e demoralizzate.
Senza conoscenza il popolo perisce.

6. CONSEGUENZA: Fuori dalla presenza di Dio e dalla chiesa ci sono tenebre.

Isaia 60:1-5
“Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del SIGNORE è spuntata sopra di te! Infatti, ecco, le tenebre coprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te sorge il SIGNORE e la sua gloria appare su di te. Le nazioni cammineranno alla tua luce, i re allo splendore della tua aurora. Alza gli occhi e guardati attorno; tutti si radunano e vengono da te; i tuoi figli giungono da lontano, arrivano le tue figlie, portate in braccio. Allora guarderai e sarai raggiante, il tuo cuore palpiterà forte e si allargherà, poiché l’abbondanza del mare si volgerà verso di te, la ricchezza delle nazioni verrà da te. Amen.”

Questo è il tempo in cui la chiesa deve risorgere perché le tenebre stanno coprendo la terra, ma alla Sua presenza c’è la luce.

COSA C’E’ NELLE TENEBRE?
Paura, odio, dubbio, malattie, infermità, mistero, ignoranza, misticismo, schiavitù, peccato e confusione.
COSA C’E’ NELLA LUCE?.
Amore, fede, guarigione, salute, rivelazione, luce, gioia, pace, conoscenza, sapienza, libertà, chiarezza e salvezza.

La chiesa ha le risorse del cielo ma coloro che non conoscono Cristo non hanno queste risorse. Dio ha istituito la chiesa affinché essa fosse una filiale del Regno. Il mondo deve attingere dalla chiesa e non viceversa.

Non lasciamoci influenzare da ciò che non appartiene a Cristo perché noi siamo luce e Cristo vive in noi.