Worship service 25 12 16

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Fede e Comunione camminano assieme.

(2^parte)

Past. Ev. Heros Ingargiola

Dal culto di domenica scorsa abbiamo esaminato l’importanza della PERSEVERANZA e degli INSEGNAMENTI, aspetti tratti dai versi chiave di

Atti 2:41-44 Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone. Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune;

Questa domenica abbiamo esaminato gli altri due aspetti cioè quelli della COMUNIONE con Dio e con gli altri.

La parola comunione deriva da koinonia e significa comunione con Dio e con la chiesa e significa:
1) comunione, associazione, comunità, condivisione, il mettere in comune
1a) la parte che si ha in qualcosa, partecipazione
1b) rapporto, comunione, intimità, cooperazione

La più grande espressione di comunione tra Dio e l’uomo é l’incarnazione del Figlio di Dio.

Matteo 1:18-23 La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente. Ma mentre aveva queste cose nell’animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù t, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati». Tutto ciò avvenne, affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele»,che tradotto vuol dire: «Dio con noi».

Così non dobbiamo dimenticare che la Chiesa ha avuto origine per opera  soprannaturale dello Spirito Santo.  La vera comunione é e nasce dallo Spirito.

Il primo passo fu quando nell’alto solaio a Gerusalemme i discepoli si riunirono, per aspettare la Promessa, non avevano idea di cosa sarebbe accaduto, erano tutti riuniti con unico desiderio aspettare il Signore che facesse qualcosa.
Adesso andiamo a studiare attraverso il libro degli Atti cosa produceva la sperimentazione della KOINONIA nella vita degli Apostoli. Studiamo i primi tre effetti sugli apostoli dopo aver ricevuto lo Spirito di Dio.

Atti 1:13-15 E come furono entrati, salirono nella sala di sopra ove solevano trattenersi Pietro e Giovanni e Giacomo e Andrea, Filippo e Toma, Bartolomeo e Matteo, Giacomo d’Alfeo, e Simone lo Zelota, e Giuda di Giacomo. Tutti costoro perseveravano di pari consentimento nella preghiera, con le donne, e con Maria, madre di Gesù, e coi fratelli di lui. E in quei’ giorni, Pietro, levatosi in mezzo ai fratelli (il numero delle persone adunate saliva a circa centoventi), disse:…

Il primo effetto lo troviamo ai v. 1 e 2 di Atti 1 ed è stato quello di cambiare il loro modo di ricevere istruzioni ed ascoltare.
Come indicato dall’autore stesso, gli Atti degli Apostoli costituiscono la continuazione del Vangelo di Luca e narrano gli avvenimenti successivi alla morte e all’ascensione di Gesù, vale a dire i primi anni della chiesa, con un particolare interesse per due degli apostoli: Pietro e Paolo. L’autore descrive la diffusione del vangelo, che raggiunse le estremità del mondo allora conosciuto, conformemente a quanto Gesù aveva ordinato ai suoi discepoli in Atti 1:8, e conclude con la permanenza di Paolo a Roma (60-62/63 d.C.). Nel mio primo libro, o Teofilo t, ho parlato di tutto quello che Gesù cominciò a fare e a insegnare fino al giorno che fu elevato in cielo, dopo aver dato mediante lo Spirito Santo delle istruzioni agli apostoli che aveva scelti.

Il secondo effetto lo notiamo in Atti 2:1-4 ed é stato quello di cambiare  il modo di parlare degli apostoli.
Quando cambi parlando in accordo alla Parola di Dio, inizi ad esprimerti in modo spirituale. La seconda caratteristica della Koinonia consiste nell’iniziare a parlare sospinto dallo Spirito Santo.
Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.
Attenzione, dunque, al nostro modo di parlare, perchè la fede viene dall’udire e l’udire della Parola di Dio…

Il terzo effetto (Atti 3:1-11) é stato cambiare il loro modo di guardare.
Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera dell’ora nona, mentre si portava un uomo, zoppo fin dalla nascita, che ogni giorno deponevano presso la porta del tempio detta «Bella» per chiedere l’elemosina a quelli che entravano nel tempio. Vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, egli chiese loro l’elemosina. Pietro, con Giovanni, fissando gli occhi su di lui, disse: «Guardaci!» Ed egli li guardava attentamente, aspettando di ricevere qualcosa da loro. Ma Pietro disse: «Dell’argento e dell’oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, {alzati e} cammina!» Lo prese per la mano destra, lo sollevò; e in quell’istante i piedi e le caviglie gli si rafforzarono. E con un balzo si alzò in piedi e cominciò a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio. Tutto il popolo lo vide che camminava e lodava Dio; e lo riconoscevano per colui che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella del tempio; e furono pieni di meraviglia e di stupore per quello che gli era accaduto. Mentre costui teneva stretti a sé Pietro e Giovanni, tutto il popolo, stupito, accorse a loro al portico detto «di Salomone».

Molti scambiano l’entusiasmo con l’unzione,  molti cercano la manifestazione di Dio , molti cercano la potenza e la gloria ma non cercano l’autore della Gloria. Non cercare la posizione, non cercare il luogo adatto, ma cerca e sforzati di cercare il Signore perché solo da Lui viene la vita.

Amos 5:4-6 Perché, così ha detto il Signore alla casa d’Israele: Cercatemi, e voi vivrete. E non cercate Betel, e non entrate in Ghilgal e non passate in Beerseba; perciò Ghilgal del tutto sarà menato in cattività, e Betel sarà ridotto al niente. Cercate il Signore, e voi vivrete; che talora egli non si avventi sopra la casa di Giuseppe, a guisa di fuoco, e non la consumi, senza che Betel abbia chi spenga il fuoco.

Mosé cercava di conoscere e di capire chi Dio fosse e non la sua manifestazione (Esodo 3)
Dopo che Mose affrontò il faraone d’Egitto ebbe delle forti esperienze con il Signore, Dio Vivente, tanto da entrare così tanto in confidenza da chiedergli di voler vedere la Sua Gloria. Il Signore desidera che possiamo crescere nella vera comunione e nel vero amore. Il vero amore porta alla vera comunione come detto in Giovanni 15:12-15. La tua comunione con Dio, stabilirà la tua relazione con gli altri. Se tu dici di avere comunione con Dio allora  non puoi non avere comunione con gli altri, sono parte della tua famiglia.

Efesini 4:32 ci ricorda l’importanza di essere benigni e misericordiosi mentre Efesini 5:17-21 ci incoraggia a comprendere la volontà di Dio per noi “Non siate disavveduti ma intendete quale sia la volontà del Signore”.
1 Giovanni 1:7 Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione l’uno con l’altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.
Quando hai comunione con il Signore, i pregiudizi cadono e le tradizioni si rompono e la salvezza si espande, il Regno di Dio avanza. L’Apostolo Pietro aveva pregiudizi ma Dio ha dovuto parlare con lui e aprire i suoi occhi per aprire le porte del Vangelo verso i gentili e pagani e per portarli alla salvezza.
Dio apre le porte ai gentili perché desidera che la sua chiesa universale  dimori nella parola e nella comunione.
Atti 10:33-42 Quando eri giovane ti cingevi da te stesso ma quando sei vecchio (maturo) un altro ti porterà dove tu nemmeno immagini.

Atti 15:32-35 Giuda e Sila, anch’essi profeti, con molte parole li esortarono e li fortificarono. Dopo essersi trattenuti là diverso tempo, i fratelli li lasciarono ritornare in pace a coloro che li avevano inviati. [Ma parve bene a Sila di rimanere qui.] Paolo e Barnaba rimasero ad Antiochia, insegnando e portando, insieme a molti altri, il lieto messaggio della Parola del Signore.

La tua comunione produrrà edificazione verso gli altri, cresciamo dunque in essa così da sperimentarne benefici per la nostra vita e per l’opera di Dio.