Past. Evangelista Heros Ingargiola
Il desiderio di Dio per tutti i suoi figli è che essi possano entrare in nuovi territori per questo è fondamentale lasciarsi guidare da Dio affinchè la visione del nostro futuro non sia limitata. Lo Spirito Santo usa diversi modi per comunicare con noi e uno di questi è attraverso visioni e sogni, è bene precisare che non tutti i sogni e le visioni provengono da Dio per questo è molto importante chiedere a Dio discernimento per distinguere se sono frutto delle nostre emozioni o se realmente è stato Dio a donarcele.
Analizziamo sette chiavi per ricevere, interpretare ed adempiere le visioni dello Spirito Santo.
1. Essere pronti a ricevere.
Per ricevere non dobbiamo essere distratti perchè questo genera confusione nella nostra vita. Ogni giorno dobbiamo scegliere di avere un tempo di preghiera devozionale affinchè possiamo ricevere da Dio in modo chiaro e senza alcuna confusione.
Genesi 46.2 Dio parlò a Israele in visioni notturne, e disse: «Giacobbe, Giacobbe!» Ed egli rispose: «Eccomi».
Spesso siamo superficiali e poco sensibili alla voce dello Spirito Santo ma Dio ci esorta a crescere nella sensibilità.
2. Avere una vita di preghiera.
L’intimità con Dio deve essere coltivata ogni giorno; Dio non rivela a tutti le stesse cose ma ciò dipende dal livello d’intimità che ognuno di noi ha con Dio. La preghiera è una delle chiavi per comprendere e discernere le visioni o le parole che Dio ha dato alla nostra vita.
Daniele 9.20-24 «Io parlavo, pregando e confessando il mio peccato e il peccato del mio popolo Israele, e presentavo la mia supplica al SIGNORE, al mio Dio, per il monte santo del mio Dio.Mentre stavo ancora parlando in preghiera, quell’uomo, Gabriele, che avevo visto prima nella visione, mandato con rapido volo, si avvicinò a me all’ora dell’offerta della sera. Egli mi rivolse la parola e disse: “Daniele, io sono venuto perché tu possa comprendere. Quando hai cominciato a pregare, c’è stata una risposta e io sono venuto a comunicartela, perché tu sei molto amato. Fa’ dunque attenzione al messaggio e comprendi la visione. Settanta settimane sono state fissate riguardo al tuo popolo e alla tua santa città, per far cessare la perversità, per mettere fine al peccato, per espiare l’iniquità e stabilire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo.
3. Sapere aspettare la rivelazione in modo chiaro.
La rivelazione della visione non viene dall’uomo ma da Dio.
Genesi 40.8 Quelli gli risposero: «Abbiamo fatto un sogno e non c’è nessuno che ce lo interpreti». Giuseppe disse loro: «Le interpretazioni non appartengono a Dio? Raccontatemi i sogni, vi prego».
Dal momento in cui riceviamo una parola o una visione da parte di Dio al momento in cui ne riceviamo la rivelazione intercorre tra essi un tempo di attesa in cui dobbiamo imparare a sviluppare la pazienza.
Genesi 41.15-16 Il faraone disse a Giuseppe: «Ho fatto un sogno e non c’è chi lo possa interpretare. Ho udito dire di te che, quando ti raccontano un sogno, tu lo puoi interpretare». Giuseppe rispose al faraone dicendo: «Non sono io, ma sarà Dio che darà al faraone una risposta favorevole».
4. Agire secondo ciò che Dio ha detto o mostrato.
Le visioni o le parole che ci vengono date da Dio non servono per solleticare le nostre emozioni ma ci vengono date affinchè possiamo adempierle con ubbidienza, non nel modo in cui noi vogliamo ma come Dio ci ha mostrato. Le visioni date da Dio sono soprannaturali e sono necessarie per vivere una vita soprannaturale proprio per questa ragione abbiamo bisogno di ricercare intimità con lo Spirito Santo ogni giorno.
Genesi 15.1-6 Dopo questi fatti, la parola del SIGNORE fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: «Non temere, Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima». Abramo disse: «Dio, SIGNORE, che mi darai? Poiché io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Eliezer di Damasco». E Abramo soggiunse: «Tu non mi hai dato discendenza; ecco, uno schiavo nato in casa mia sarà mio erede».
Allora la parola del SIGNORE gli fu rivolta, dicendo: «Questi non sarà tuo erede; ma colui che nascerà da te sarà tuo erede». Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda il cielo e conta le stelle se le puoi contare». E soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al SIGNORE, che gli contò questo come giustizia.
Dio parla e si rivela alla nostra vita nella misura in cui noi decidiamo di ubbidire. Abramo, per esempio, scelse di ubbidire e ciò generò benedizione nella sua vita.
5. Non perdere la fiducia nel Signore.
Quando Dio ci dà una visione non sempre la vederemo realizzata immediatamente per questo è importante continuare ad avere fiducia in Dio, avendo la piena certezza che ciò che Lui ha detto si realizzerà. Avere fiducia significa infatti credere che Dio porta sempre a compimento ciò che inizia, al di là del tempo che possa tracorrere.
Habacuc 2.1-4 Io starò al mio posto di guardia,mi metterò sopra una torre,e starò attento a quello che il SIGNORE mi dirà, e a quello che dovrò rispondere circa la rimostranza che ho fatta. Il SIGNORE mi rispose e disse:«Scrivi la visione,incidila su tavole,perché si possa leggere con facilità; perché è una visione per un tempo già fissato;essa si affretta verso il suo termine e non mentirà;se tarda, aspettala;poiché certamente verrà; e non tarderà. Egli è pieno d’orgoglio, non agisce rettamente;ma il giusto per la sua fede vivrà.
Dobbiamo comprendere che le cose naturali sono per un tempo ma le cose spirituali sono eterne, ecco perchè dobbiamo camminare per fede aspettando con piena fiducia che la visione si realizzi.
6. Lascia che Dio adempia la parola o la visione che ha dato.
Spesso ci convinciamo che dobbiamo forzare l’adempimento di ciò che Dio ci ha detto ma in realtà dobbiamo solo attendere e lasciare che sia Dio a muovere ogni cosa. La nostra fede e la nostra perseveranza ci consentiranno di entrare nel proposito di Dio per la nostra vita.
7. Vivi la visione che Dio ti ha dato ma non aspettarti che gli altri ti credano o ti appoggino.
Genesi 37.5 Giuseppe fece un sogno e lo raccontò ai suoi fratelli; allora questi lo odiarono più che mai.
Giuseppe ebbe dei sogni da parte di Dio ma non ricevette comprensione proprio dalle persone più vicine a lui infatti venne odiato e non compreso.
I Samuele 3.1-4 Il piccolo Samuele serviva il SIGNORE sotto gli occhi di Eli. La parola del SIGNORE era rara a quei tempi, e le visioni non erano frequenti. In quel medesimo tempo, Eli, la cui vista cominciava a intorbidarsi e non gli consentiva di vedere, se ne stava un giorno coricato nel suo luogo consueto; la lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del SIGNORE dove si trovava l’arca di Dio. Il SIGNORE chiamò Samuele, il quale rispose: «Eccomi!»
In questo episodio leggiamo che la Parola di Dio era rara perchè Israele viveva nel peccato e gli altri popoli, proprio quando Israele si allontanava da Dio e peccava, prendevano dominio su Israele. In quel tempo c’era un profeta di nome Eli, nella sua vecchiaia egli non ebbe più visioni da parte di Dio, questo ci fa comprendere che quando riceviamo qualcosa da Dio non tutti riescono a vedere ciò che abbiamo ricevuto ma ciò non significa che essa non si realizzerà. Samuele rispose:” eccomi” quando Dio lo chiamò, e noi siamo pronti a rispondere allo stesso modo quando Dio ci dirà di fare qualcosa?
Scegliamo di coltivare la nostra fede, la nostra intimità con Dio e aspettiamo con piena fiducia che la visione che Dio ci ha dato si ralizzerà. Alziamo le nostre aspettative e allarghiamo i nostri orizzonti perchè abbiamo un Dio fedele che porta sempre a compimento ciò che inizia nella nostra vita.