Worship service 29.03.2020

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HAI UN POSTO IN PIU A CASA TUA? 2 Parte

APPLICA IL SANGUE DELL’AGNELLO DI DIO

Pastore Evangelista Heros Ingargiola

La presenza di Dio deve dimorare nelle nostre case affinchè la Sua benedizione possa arrivare;  ricordiamo che Oben Edom portò l’arca del patto a casa sua e proprio nel momento in cui la Parola di Dio fu ubbidita e la Sua santità onorata allora arrivò la benedizione. Dio benedisse non solo Oben Edom ma tutta la sua famiglia e tutto ciò che possedeva. Quando arriva la presenza di Dio possiamo notare che l’atmosfera attorno a noi inizia a cambiare. Uzza, il cui nome significa forza, non ubbidì a ciò che Dio aveva detto e cercò di sollevare l’arca non seguendo i modelli di Dio e ciò lo fece morire.

I samuele 3.7,10 7 Ora Samuele non conosceva ancora il SIGNORE e la parola del SIGNORE non gli era ancora stata rivelata. 10 Il SIGNORE venne, si fermò accanto a lui e chiamò come le altre volte: «Samuele, Samuele!» E Samuele rispose: «Parla, poiché il tuo servo ascolta.

Samuele sin dal grembo materno era stato consacrato a Dio e nonostante era piccolo e non conosceva ancora Dio, si addormentò sopra l’arca ma non accadde la stessa cosa di Uzza perché Samuele era ancora innocente ed aveva un cuore puro. Da questo episodio possiamo trarre un insegnamento importante: quando il nostro cuore è puro e sincero, Dio interviene nella nostra vita in modo soprannaturale.

Analizziamo la prima istruzione da seguire affinchè la presenza di Dio entri e si manifesti nella nostra casa.

Un primo aspetto da sottolineare è che quando entriamo nella dimensione della fede, entriamo nella dimensione dell’eternità.

Esodo 12.1-6  Il SIGNORE parlò a Mosè e ad Aaronne nel paese d’Egitto, dicendo: 2 «Questo mese sarà per voi il primo dei mesi: sarà per voi il primo dei mesi dell’anno. 3 Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: “Il decimo giorno di questo mese, ognuno prenda un agnello per famiglia, un agnello per casa; 4 se la casa è troppo poco numerosa per un agnello, se ne prenda uno in comune con il vicino di casa più prossimo, tenendo conto del numero delle persone. Voi conterete ogni persona secondo quello che può mangiare dell’agnello. 5 Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, dell’anno; potrete prendere un agnello o un capretto. 6 Lo serberete fino al quattordicesimo giorno di questo mese, e tutta la comunità d’Israele, riunita, lo sacrificherà al tramonto.

  • “Questo mese sarà per voi il primo dei mesi” ( verso 2) significa che Dio inizia qualcosa di nuovo nella nostra vita e nella nostra. Dalla nostra redenzione è iniziato un nuovo cammino. Dio vuole fare qualcosa di nuovo nella storia dei nostri fallimenti; il popolo d’Israele aveva vissuto per circa quattrocento anni sotto l’influenza del faraone ma Dio li liberò.
  • “ Parla con l’intera comunità”( verso 3) Dio non parlò solo a Mosè ma gli disse di radunare tutta la congregazione per dare delle istruzioni. Nella congregazione Dio dà delle istruzioni specifiche per ogni famiglia: nel decimo giorno di quel mese ogni famiglia doveva prendere un agnello puro, senza difetto e doveva crescere lì fino al quattordicesimo giorno nel quale doveva essere sacrificato. Non era facile per le famiglie fare questo ma era un prezzo che dovevano pagare.

La Pasqua è la prima festa familiare. L’agnello doveva essere ucciso in un giorno specifico e ad un orario specifico questo è simbolo del nostro Signore Gesù che è stato ucciso in un tempo specifico, in un orario specifico. Gli studiosi dicono che Gesù entrò in Gerusalemme il decimo giorno del primo mese dell’anno e il quattordicesimo giorno venne ucciso.

Esodo 12.7-11 Poi si prenda del sangue d’agnello e lo si metta sui due stipiti e sull’architrave della porta delle case dove lo si mangerà. 8 Se ne mangi la carne in quella notte; la si mangi arrostita al fuoco, con pane azzimo e con erbe amare. 9 Non mangiatelo poco cotto o lessato nell’acqua, ma sia arrostito al fuoco con la testa, le gambe e le interiora. 10 Non lasciatene avanzo alcuno fino alla mattina. Quello che sarà rimasto fino alla mattina, bruciatelo con il fuoco. 11 Mangiatelo in questa maniera: con i vostri fianchi cinti, con i vostri calzari ai piedi e con il vostro bastone in mano; e mangiatelo in fretta: è la Pasqua del SIGNORE.

Il sangue dell’agnello doveva essere applicato sugli stipiti e sugli architravi della porta, questo sangue scendeva fino a terra e ciò è figura della croce. Ricordiamo che tutto ciò che è scritto nell’antico testamento è ombra del nuovo infatti Gesù ha adempiuto perfettamente tutto quello che Dio aveva detto nell’antico patto. La porta, nella quale veniva applicato il sangue, è un posto di autorità, un luogo di transizione ed attraversandola si entra in una famiglia, in una casa. La porta è figura della croce, il sangue è figura dell’agnello di Dio. Il sangue è la parte da offrire, l’agnello la parte che doveva essere mangiata. L’agnello doveva essere cotto sul fuoco e il fuoco è figura del giudizio di Dio, Gesù infatti ha preso su di sé la condanna affinchè noi non subissimo giudizio. L’agnello doveva essere mangiato per intero questo significa che dobbiamo mangiare tutto sia quello che ci piace sia quello che non ci piace, era accompagnato da erbe amare e veniva mangiato in un modo specifico. Lo mangiavano con le scarpe figuro del nuovo cammino e con il bastone in mano che è figura della fede.

Edodo 12. 12-14 Quella notte io passerò per il paese d’Egitto, colpirò ogni primogenito nel paese d’Egitto, tanto degli uomini quanto degli animali, e farò giustizia di tutti gli dèi d’Egitto. Io sono il SIGNORE. 13 Il sangue vi servirà di segno sulle case dove sarete; quand’io vedrò il sangue, passerò oltre, e non vi sarà piaga su di voi per distruggervi, quando colpirò il paese d’Egitto. 14 Quel giorno sarà per voi un giorno di commemorazione, e lo celebrerete come una festa in onore del SIGNORE; lo celebrerete di età in età come una legge perenne.

Quella notte in Israele era sceso un giudizio su tutti i primogeniti, compreso per il figlio del Faraone. Il faraone infatti aveva rifiutato di liberare Israele e di permettere al popolo di andare nella terra promessa e così fece scendere il giudizio su tutti i primogeniti d’Egitto. Gli egiziani pensavano che il figlio del faraone non sarebbe morto perché come cultura loro credevano che i faraoni erano divinità immortali, in questo modo Dio fece comprendere che non c’era nessun dio all’infuori di Lui. Il sangue sulle porte era un segno affinchè l’angelo passasse oltre le case dove lo vedeva applicato ma se la casa dell’israelita non credeva nella potenza del sangue allora entrava il giudizio anche lì, questo significa che la fede è fondamentale e ci fa entrare nell’eternità. La croce è eterna! Se un egiziano avesse creduto nel potere del sangue e lo applicava sulla porta nel modello perfetto di Dio, il giudizio non sarebbe arrivato nella sua casa questo è figura che Dio non avrebbe salvato soltanto gli israeliti ma anche i gentili.

Dio comandò di mangiare pane azzimo, questo significa che dopo la liberazione c’è una chiamata alla santificazione, alla purezza.

Esodo 12.22 Poi prendete un mazzetto d’issopo, intingetelo nel sangue che sarà nel catino e con quel sangue spruzzate l’architrave e i due stipiti delle porte. Nessuno di voi varchi la porta di casa sua, fino al mattino.

Dopo avere applicato il sangue secondo il modello di Dio, nessuno doveva uscire da casa altrimenti sarebbe stato ucciso; questo verso ci parla di ubbidienza totale a ciò che Dio dice, non dobbiamo permettere alla ragione di portarci fuori dalla casa ma applichiamo il sangue di Gesù.

Isaia 26.20-21 20 Va’, o mio popolo, entra nelle tue camere, chiudi le tue porte, dietro a te; nasconditi per un istante, finché sia passata l’indignazione. 21 Poiché, ecco, il SIGNORE esce dal suo luogo per punire l’iniquità degli abitanti della terra; la terra metterà allo scoperto il sangue che ha bevuto e non terrà più coperti gli uccisi.

Rimanendo dentro la casa si sarebbe vista la differenza tra gli israeliti e gli egiziani, il sangue di Gesù fa la differenza nella nostra casa. Dove c’è sangue, c’è protezione. Fuori dal sangue di Gesù c’è indignazione e devastazione per questo il popolo di Dio non deve entrare in compromesso e non può mescolarsi con i peccatori lasciandosi influenzare  ma deve stare con i peccatori per testimoniare di Dio e per influenzarli e non viceversa.

Genesi 19.10-11  Ma quegli uomini stesero la mano, tirarono Lot in casa con loro e chiusero la porta. 11 Colpirono di cecità la gente che era alla porta della casa, dal più piccolo al più grande, così che si stancarono di cercare la porta.

Il sangue che Gesù ha versato fisicamente sulla croce, oggi ha un valore spirituale ed eterno e quindi scegliamo di applicare il sangue nelle nostre vite e nelle nostre famiglie affinchè possiamo essere protetti.