Worship service 30 04 17

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SEGUI LA VERITA’ NELL’AMORE, E’ TEMPO DI CRESCITA.

Past. Evangelista Heros Ingargiola

 

La predicazione di questa domenica conduce la chiesa verso una riflessione sulla crescita personale, perchè essa è la volontà di Dio per ogni credente. Crescere non è un optional, ma è vitale per noi stessi e anche per la crescita del corpo di Cristo.

Efesini 4.11-16

11 Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo, 13 finché giungiamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo, 14 affinché non siamo più bambini, sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per la loro astuzia, mediante gli inganni dell’errore, 15 ma dicendo la verità con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. 16 Dal quale tutto il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore di ogni singola parte, produce la crescita del corpo per l’edificazione di se stesso nell’amore.

Ogni credente all’interno del corpo di Cristo svolge un ruolo diverso e importante per contribuire alla crescita del corpo. È bene precisare, però, che vi è differenza tra identità e ruolo. Tutti noi siamo in Cristo e siamo figli di Dio, ma non tutti svolgiamo lo stesso ruolo, infatti non tutti sono chiamati ai ministeri domata. Senza i ministeri la chiesa non può esistere, infatti essi sono per la chiesa come gli organi vitali del corpo umano. Ogni singola parte del corpo ben connessa a tutte le altre funge da supporto per i ministeri. Ognuno di noi quindi è importante e ha un grande valore, anche si svolgono ruoli diversi.

Romani 14.7-19

 Nessuno di noi infatti vive per se stesso, e neppure muore per se stesso, 8 perché, se pure viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore; dunque sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore. 9 Poiché a questo fine Cristo è morto, è risuscitato ed è tornato in vita: per signoreggiare sui morti e sui vivi. 10 Ora tu, perché giudichi il tuo fratello? O perché disprezzi il tuo fratello? Poiché tutti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo. 11 Sta infatti scritto: «Come io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà davanti a me e ogni lingua darà gloria a Dio». 12 Così dunque ognuno di noi renderà conto di se stesso a Dio.
13 Perciò non giudichiamo più gli uni gli altri ma piuttosto giudicate questo: di non porre intoppo o scandalo al fratello. 14 Io so e sono persuaso nel Signore Gesù, che nessuna cosa è immonda in se cstessa, ma chi stima qualche cosa immonda, per lui è immonda. 15 Ma se tuo fratello è contristato a motivo di un cibo, tu non cammini più seondo amore; non far perire col tuo cibo colui per il quale Cristo è morto. 16 Perciò quel che per voi è bene non diventi motivo di biasimo, 17 poiché il regno di Dio non è mangiare e bere, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. 18 Infatti chi serve Cristo in queste cose è gradito a Dio e approvato dagli uomini. 19 Perseguiamo dunque le cose che contribuiscono alla pace e alla edificazione reciproca.

Che tipo di mezzo vuoi essere per il corpo di Cristo? Scegli di essere un mezzo che edifica e che sia di benedizione e non il contrario. Dobbiamo cambiare la nostra visione da single a squadra. Tu postresti essere anche un fuoriclasse, ma senza l’aiuto della squadra non potresti fare nulla. La sfida che abbiamo davanti è quella di crescere. Chi crede di essere arrivato o di essere già a conoscenza di tutto, non potrà crescere. La crescita è per il beneficio di coloro che ti circondano. Se desideriamo vedere la gloria di Dio nel corpo di Cristo, è necessario il contributo di ogni singola parte. Tu puoi aiutare il corpo di Cristo a crescere, nella misura in cui tu sarai cresciuto, perchè non possiamo dare agli altri ciò che non abbiamo. Dobbiamo superare la fase da bambini in Cristo e tendere verso la maturità.  Sotto la guida di Cristo, in proporzione all’attività di ogni parte, tutto il corpo riceverà quella forza che gli permetterà di crescere nell’amore. Permettiamo al Signore di cambiarci per potere essere una benedizione per il corpo. Tu cresci se ti arrendi all’opera dello Spirito Santo.

La chiesa è il modello di Dio ed essa ha dei principi che sono eterni, essa è opera dello Spirito Santo. La chiesa deve avere la presenza di Dio che dimora in essa, ma anche la potenza di Dio, quindi deve permettere alla gloria di Dio di manifestarsi. Tutto questo contribuisce a rendere viva la chiesa.

II Tessalonicesi 1.3-4

 Noi siamo obbligati a rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli, come è ben giusto, perché la vostra fede cresce grandemente e l’amore di voi tutti individualmente abbonda l’un per l’altro, 4 tanto che noi stessi ci gloriamo di voi nelle chiese di Dio, per la vostra perseveranza e fede in tutte le vostre persecuzioni ed afflizioni che sostenete.
Nella chiesa esistono quattro tipologie di uomini: naturali, coloro che vivono nella razionalità; animali, coloro che si lasciano condurre dall’anima e dai sentimenti; carnali, coloro che vivono nei desideri della carne; spirituali, coloro che si lasciano condurre dallo spirito. Per tutte queste tipologie c’è possibilità di crescita, perchè Dio desidera dare di più ad ognuno di noi.

I Cronache 11.9 Così Davide diventava sempre più grande e l’Eterno degli eserciti era con lui.

Davide è figura del credente nato di nuovo ed egli cresceva, così dobbiamo fare anche noi.

I Samuele 13.11-14

 Ma Samuele gli disse: «Che cosa hai fatto?». Saul rispose: «Quando ho visto che il popolo si disperdeva lontano da me, che tu non eri giunto nel giorno stabilito e che i Filistei si radunavano a Mikmash, mi son detto: 12 “Ora i Filistei mi piomberanno addosso a Ghilgal e io non ho ancora supplicato l’Eterno”. Perciò mi sono fatto forza e ho offerto l’olocausto». 13 Allora Samuele disse a Saul: «Tu hai agito stoltamente; non hai osservato il comandamento che l’Eterno, il tuo DIO, ti aveva prescritto. L’Eterno infatti avrebbe stabilito il tuo regno su Israele in perpetuo. 14 Ora invece il tuo regno non durerà. L’Eterno si è cercato un uomo secondo il suo cuore, e l’Eterno lo ha stabilito principe del suo popolo, perché tu non hai osservato ciò che l’Eterno ti aveva comandato».

Saul rappresenta il tipo di credente che vive nella carne e nell’anima. Il suo cuore non era ubbidiente a Dio, lui voleva svolgere il suo ruolo con attitudini sbagliate. Cresci e sii utile al ministero. Quando cresci, inizi a sostenere il ministero e a contribuire alla crescita dell’opera.

II timoteo 4.9-18

Cerca di venire presto da me, 10 perché Dema mi ha lasciato, avendo amato il mondo presente, e se n’è andato a Tessalonica; Crescente è andato in Galazia e Tito in Dalmazia. 11 Soltanto Luca è con me; prendi Marco e conducilo con te, perché mi è molto utile nel ministero. 12 Tichico invece l’ho mandato a Efeso. 13 Quando verrai porta il mantello che ho lasciato a Troade presso Carpo e i libri, soprattutto le pergamene. 14 Alessandro, il ramaio, mi ha fatto molto male; gli renda il Signore secondo le sue opere. 15 Guardatene anche tu, perché si è opposto grandemente alle nostre parole. 16 Nella mia prima difesa nessuno è stato al mio fianco, ma mi hanno tutti abbandonato; questo non venga loro imputato. 17 Il Signore però mi è stato vicino e mi ha fortificato, affinché per mio mezzo la predicazione fosse portata a compimento e tutti i gentili l’udissero; ed io sono stato liberato dalle fauci del leone. 18 Il Signore mi libererà ancora da ogni opera malvagia e mi salverà fino a portarmi nel suo regno celeste. A lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Impariamo ad essere utili per il corpo, sostenendo il peso del ministero. Quando non cresciamo limitiamo non solo il nostro progresso, ma anche quello della chiesa. È fondamentale crescere interiormente, per crescere poi esteriormente. La chiesa di Cristo non ha soprammobili, ma strumenti.

Anche Gesù ebbe bisogno del supporto dei suoi amici e dei discepoli , ma lì trovò che dormivano, proprio quando Lui aveva bisogno.

Matteo 26.36-50

Allora Gesù andò con loro in un luogo, chiamato Getsemani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». 37 E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e grande angoscia. 38 Allora egli disse loro: «L’anima mia è profondamente triste, fino alla morte; restate qui e vegliate con me». 39 E, andato un poco in avanti, si gettò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice; tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi tu». 40 Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: «Così non avete potuto vegliare neppure un’ora con me? 41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; poiché lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 42 Si allontanò di nuovo per la seconda volta e pregò, dicendo: «Padre mio, se non è possibile che questo calice si allontani da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà!». 43 Poi, tornato di nuovo, li trovò che dormivano, perché i loro occhi erano appesantiti. 44 E, lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, dicendo le medesime parole. 45 Ritornò poi dai suoi discepoli e disse loro: «Da ora in poi dormite pure e riposatevi; ecco l’ora è giunta e il Figlio dell’uomo è dato nelle mani dei peccatori. 46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino».
47 E mentre egli parlava ancora, ecco Giuda, uno dei dodici, arrivò, e con lui una grande turba con spade e bastoni, mandati dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo. 48 Or colui che lo tradiva aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che io bacerò, è lui; prendetelo». 49 E in quell’istante, accostatosi a Gesù, gli disse: «Salve, Maestro!». E lo baciò caldamente. 50 E Gesù gli disse: «Amico, cosa sei venuto a fare?». Allora essi, accostatisi a Gesù, gli posero le mani addosso e lo presero.

Quando cresciamo discerniamo I tempi in cui la chiesa sta vivendo e possiamo essere da supporto per i pastori e per l’opera della chiesa.

Oggi scegli di accettare la tua sfida: scegli di crescere! Ricorda che il tuo contributo è fondamentale per la crescita del corpo, lasciati condurre dal capo che è Cristo e permetti alla tua vita di essere uno strumento di benedizione per la chiesa.