GESU’ L’ETERNO FIGLIO FEDELE
Tony Giustiniano
EBREI 3:5-6 Mosè fu fedele in tutta la casa di Dio come servitore per rendere testimonianza di ciò che doveva essere annunciato, 6 ma Cristo lo è come Figlio, sopra la sua casa; e la sua casa siamo noi se manteniamo ferma la nostra franchezza e la speranza di cui ci vantiamo.
Ecco che qui possiamo vedere un confronto tra Mosè e Gesù. Mosè, che era membro della Casa di Dio, fu fedele come servo, ma Gesù che era il Creatore della Casa, fu fedele come figlio.
La parola fedele, la cosiddetta “Hi-Fi”, ha un grande peso. Alta fedeltà significa essere conformi all’originale. Gesù si spogliò delle Sue vesti di gloria per venire sulla terra. Egli iniziò il Suo ministerio pubblico all’età di trent’anni e dopo tre anni fu venduto per pochi denari. Gesù avrebbe potuto ribellarsi alla croce, invece non aperse bocca, non uscì alcuna parola d’offesa verso chi lo flagellava e insultava. Egli era al centro del proposito! Essere al centro del proposito non significa essere acclamati, bensì prendere la propria croce ed essere spezzati.
Servire Dio è un onore e un privilegio ma ha un costo che non tutti vogliono pagare. Il costo è molto alto perché il prezzo del riscatto è stato molto alto. Gesù, dopo essere stato flagellato dovette trasportare la sua croce per poi salire spontaneamente su di essa. Quando era appeso, Egli divenne un peccatore perché si stava caricando di tutto il peccato del mondo, a tal punto che il Padre dovette girare lo sguardo. Il peso che Cristo aveva sulle sue spalle era enorme. Il diavolo stava festeggiando ma non stava comprendendo. Quando apparentemente tutto può sembrare finito, in realtà è solo l’inizio. infatti quando Gesù spirò sulla croce, non aveva ancora terminato: c’era un conto in sospeso. Prima di salire al Padre, scese all’inferno. Gesù spogliò satana e tutto l’inferno di ogni autorità e ne fece un pubblico spettacolo. Nessun altro dio si è caricato dei nostri peccati e riscattato la nostra vita con il proprio sangue. Non ci sono riproduzioni di Gesù, Egli è unico!
SALMO 33:4 Poiché la parola del SIGNORE è retta e tutta l’opera sua è fatta con fedeltà.
APOCALISSE 19:11 Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e combatte con giustizia.
Come abbiamo visto in Ebrei, dobbiamo andare avanti nella fede fino alla fine. La costanza è fondamentale. Con Dio non possiamo giocare. Non possiamo fare tutto quello che vogliamo. Diamo valore alla Casa in cui siamo comprendendo il prezzo che i nostri genitori spirituali stanno pagando!
2 PIETRO 1:5-11 Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, 6 alla conoscenza l’autocontrollo, all’autocontrollo la pazienza, alla pazienza la pietà, 7 alla pietà l’affetto fraterno e all’affetto fraterno l’amore. 8 Perché se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno né pigri, né sterili nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo. 9 Ma colui che non ha queste cose è cieco oppure miope, avendo dimenticato di essere stato purificato dei suoi vecchi peccati. 10 Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai. 11 In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l’ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.
FILIPPESI 1:6 E ho questa fiducia: che colui che ha cominciato in voi un’opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.
GALATI 4:6-7 E, perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: «Abbà, Padre». 7 Così tu non sei più servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede per grazia di Dio.
Noi siamo figli e siamo la Sua Casa, il Suo tempio. Questo vuol dire che Egli ha messo qualcosa di buono in noi!
1 PIETRO 2:4 Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini ma davanti a Dio scelta e preziosa
Se vogliamo adoperarci nel Regno c’è bisogno di fedeltà. All’alta fedeltà ci ha pensato Gesù. Ma qual è il prezzo che oggi noi stiamo pagando per il Vangelo? Dio non sta cercando figli che si accomodano ma figli che si sporcano le mani gridando: “manda me, costi quel che costi!”. Mettiamo a disposizione del Signore le capacità che abbiamo, anche nelle piccole cose. In base al prezzo che siamo disposti a pagare si vedrà la nostra fedeltà. Esaminiamo la nostra vita, il prezzo che stiamo pagando oggi per il Vangelo e il nostro grado di fedeltà!